A50, Tu-95 e Tu-22 M3: ecco i bombardieri russi distrutti da Kiev e perché erano pericolosi

L’ultimo blitz realizzato dall’Ucraina ha distrutto o danneggiato gravemente fino a 40 bombardieri strategici controllati da Mosca. I Servizi di sicurezza (Sbu) di Kiev stanno infatti conducendo un’operazione su larga scala volta a neutralizzare i velivoli nemici nelle retrovie russe. I mezzi eliminati includono modelli come l’A-50, il Tu-95 e il Tu-22 M3. Parliamo di bombardieri temibili in quanto capaci di infliggere danni significativi all’avversario. L’A-50 è un aereo di avvistamento e comando, mentre il Tu-95 un bombardiere strategico con capacità di lancio di missili da crociera e il Tu-22M3 un bombardiere a lungo raggio con capacità ipersoniche.
Kiev distrugge i bombardieri russi
Al momento, come detto, più di 40 velivoli russi sono stati colpiti, dati alle fiamme o messi fuori uso. Nel mirino di Kiev sono finiti gli aeroporti di Olenya e Belaya. “I servizi di sicurezza ucraini stanno conducendo un’operazione speciale su larga scala volta a distruggere i bombardieri nemici” lontano dalle linee del fronte in Russia, ha detto la fonte a Ukrinform. L’operazione ucraina, unica nel suo genere, è stata chiamata in codice “Spider Web” (Ragnatela).
Secondo stime provvisorie, il Cremlino avrebbe già subito danni per almeno 2 miliardi di dollari. Danni ingenti che comprenderebbero anche un blitz andato in scena nella notte del 28 maggio, quando i droni a lungo raggio dell’Sbu hanno colpito la fabbrica di difesa strategica russa Raduga, situata nella città di Dubna, 130 km a nord di Mosca.
I bombardieri Tu-95 e Tu-22M3 colpiti nel raid sono tra le principali piattaforme utilizzate dalle Forze Aerospaziali Russe per lanciare missili da crociera sulle città ucraine. La loro distruzione potrebbe compromettere temporaneamente la capacità della Russia di condurre attacchi in profondità da una distanza limitata. L’A-50 è invece un aereo da allerta precoce e controllo aereo (AWACS), equipaggiato con radar Vega-M in grado di rilevare obiettivi aerei fino a 650 km di distanza e terrestri fino a 300 km.
Cosa sappiamo degli aerei distrutti
Tutti i mezzi citati sono pericolosissimi principalmente per la loro capacità di lanciare attacchi a lunga distanza (sia convenzionali che nucleari) e per il loro ruolo nel comando e controllo delle operazioni aeree. Partiamo dall’A-50. Parliamo di un aereo che può gestire fino a 10 velivoli da caccia simultaneamente, coordinando missioni di intercettazione o attacco. La sua capacità di monitorare ampie aree e dirigere le forze aeree lo rende cruciale per il comando e controllo delle operazioni aeree russe.
Il Tu-95 è invece un bombardiere strategico a lungo raggio realizzato per trasportare missili da crociera come l’Kh-55. Può volare a grande distanza e questo lo rende un assetto strategico importante per attacchi a lungo raggio. La sua mancanza di stealth e la bassa velocità lo rendono però vulnerabile a intercettazioni da parte di caccia moderni.
Il Tu-22M3, infine, è un bombardiere supersonico capace di eseguire attacchi nucleari e convenzionali.
È equipaggiato con missili da crociera come l’Kh-22 e l’Kh-32, che gli consentono di colpire obiettivi a lunga distanza. Nonostante l’età avanzata e le difficoltà di manutenzione, continua a essere utilizzato in conflitti come quello in Ucraina.
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