a Zètema la comunicazione 2.0
Dai musei ai social network, dai reperti archeologici alle stories su Instagram: Zètema Progetto Cultura si reinventa e allarga il proprio campo d’azione.
A partire da giugno, la storica partecipata di Roma Capitale – già cuore pulsante dell’organizzazione culturale cittadina – sarà anche uno degli ingranaggi principali della macchina comunicativa del Campidoglio.
La decisione è arrivata con una deliberazione di giunta – la n. 206 del 29 maggio – che approva un “addendum” al contratto di servizio in vigore fino al 31 dicembre 2025.
Un documento che attribuisce a Zètema nuove e strategiche competenze: progettazione e realizzazione di piani di comunicazione, campagne pubblicitarie, gestione di contenuti per piattaforme web e social media. Insomma, la cultura del patrimonio si affianca ora alla cultura della narrazione istituzionale.
Una svolta che ha anche un peso economico: ben 1,1 milioni di euro, già iscritti nel bilancio 2025-2027, verranno investiti per finanziare le attività di comunicazione affidate a Zètema.
Un investimento che rientra nella più ampia strategia comunicativa della giunta Gualtieri, che punta con forza sulla visibilità delle opere pubbliche e dei progetti in corso, specie in vista del Giubileo e del futuro appuntamento elettorale del 2027.
D’altronde, il sindaco Roberto Gualtieri è ormai a tutti gli effetti un personaggio social, con 165mila follower su Instagram e quasi 142mila su TikTok.
Tra cantiere e selfie, la narrazione politica passa sempre più dal feed dello smartphone, dove like e visualizzazioni diventano nuovi strumenti di consenso. Il risultato? Una comunicazione istituzionale sempre più immersiva, dinamica e – perché no – virale.
Con questa mossa, Zètema si trasforma in un ponte tra amministrazione e cittadinanza, non più solo attraverso mostre, spettacoli e aperture straordinarie, ma anche attraverso reels, post e campagne digitali. Il passato incontra il presente, e l’archeologia dialoga con l’algoritmo.
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