A Vienna con le nipoti per imparare il valzer: cronaca di un weekend faticoso (ma romantico)
Il 2025 è l’anno gusto per imparare il valzer: a Vienna duecento anni fa nasceva di Johann Strauss II che riuscì a far ballare tutta la città al famoso ritmo in tre/quarti che, da allora, è diventato il simbolo di un popolo intero.
Nell’anno del suo anniversario, Vienna si è trasformata nel grande palcoscenico di un ricco programma dedicato a Strauss e ai suoi valzer: iniziative tradizionali, progetti innovativi, dalla realtà aumentata alle prime mondiali, le principali orchestre viennesi e artiste e artisti di tutti i generi coinvolti in concerti e prime assolute, dalla musica da concerto al teatro, dalle performance all’arte digitale e immersiva.
Imparare il valzer a Vienna
Insomma, per me e per le mie nipoti, l’occasione era troppo ghiotta per non partire da Roma con l’obiettivo dichiarato di imparare i passi di questa sontuosa armonia tra musica e movimento nata, pare, per allietare le trattative del Congresso di Vienna del 1814/15.
Io per curiosità. Loro sperando, e in qualche modo aspettandosi, di essere catapultate in un’atmosfera fiabesca di fine Ottocento: crinoline che volteggiano e grandi saloni luccicanti di stucchi e specchi, mentre le note del Danubio Blu, il più famoso tra i valzer di Strauss ma in generale tra tutti i valzer, riecheggiano in sottofondo.
Non sarà proprio così. Ma scopriremo con sorpresa, e con una certa soddisfazione, che chi balla dodici valzer in una sera ha fatto circa un’ora di esercizio fisico, compiendo 2.500 giri, 5.000 battute e una distanza di 5 chilometri.
Primo: scegliere la scuola giusta
A Vienna ci sono una moltitudine di scuole di valzer. Noi abbiamo scelto la Tanzschule Rueff che, nelle sue sale proprio dietro il Municipio di Vienna, permette di partecipare anche a una sola lezione di ballo, con la possibilità di prenotare uno o una partner.
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