Lazio

a Tor Vergata va in scena l’esame di Mobilità Sostenibile (con sorpresa)

Sessione d’Esame estiva in Mobilità Sostenibile per il Rettore dell’Università di Tor Vergata, “Bocciato” da Legambiente e ambientalisti per aver rallentato di fatto il progetto di tram che dalla Stazione Termini dovrà raggiungere l’ateneo. Per il tram Termini-Tor Vergata infatti, il progetto definitivo era stato fermato a fine 2024 con parere negativo del rettorato: l’ateneo difendeva l’accessibilità in automobile verso i propri uffici che avrebbe subìto un rallentamento per col passaggio di tram su Via della Sorbona.

Il Comune di Roma ridisegnava quindi il progetto con un ponte tranviario per oltrepassare la strada senza dar fastidio alle automobili e da lì inizia la ricerca dei fondi per coprire gli extracosti di +10% pari a 17 milioni di euro. Oggi di fatto, la realizzazione del tram, una delle 4 linee prioritarie e finanziate nella Capitale, rischia una lunga paralisi.

Per questi motivi gli ambientalisti si sono ritrovati sotto l’Università, all’apertura della settimana che porterà alla GMG2025 proprio a Tor Vergata, mettendo in scena una sessione estiva d’esame durante la quale il rettore viene bocciato all’esame di Mobilità Sostenibile. Con in braccio lo striscione SENZ’ANDRO BOCCIATO hanno voluto parafrasare la scena di un grandissimo Alberto Sordi che in “Totò e i Re di Roma” bocciava senza se e senza ma lo stesso Totò, impreparato davanti alla commissione d’esame.

Il parere negativo del rettorato di Tor Vergata, è odioso e classista, perché si propone di mantenere intatto il polveroso privilegio di raggiungere un posto di lavoro in automobile, senza rallentamenti, di fronte alle necessità di mobilità sostenibile della Capitale – commenta Roberto Scacchi responsabile nazionale mobilità di Legambiente e presidente regionale – quindi il rettore dell’Università di Tor Vergata è senz’altro bocciato. Siamo però di fronte a una situazione ancor più grave: di mezzo c’è il diritto alla mobilità per centinaia di migliaia di romani, un enorme ospedale anch’esso irraggiungibile, se non con il mezzo privato, e un parere negativo che ha dato vita a una catena di eventi burocratico-amministrativi con un terribile effetto domino, rischiando veramente di paralizzare la realizzazione di una delle più importanti opere previste a Roma, quella per una tranvia radiale lunga tredici chilometri, con la quale riconnettere il centro con il quadrante periferico, tra i più aggrediti dalla tenaglia asfissiante delle macchine e dello smog; senza contare che il tram permetterebbe all’ateneo stesso, oggi irraggiungibile, di avvicinarsi alla città, potendo così ambire ad un aumento delle iscrizioni, cosa che dovrebbe risultare prioritaria per il rettorato.

Oggi siamo qui per denunciare tutto questo, con l’inizio dell’evento mondiale del Giubileo dei Giovani che torna a Tor Vergata, anche perchè si possa avere l’idea e la speranza concreta che i prossimi grandi eventi previsti nell’area siano raggiungibili con il nuovo tram; chiediamo al rettorato di annullare un parere terribile e permettere la costruzione della Termini-Tor Vergata”. Hanno aderito tra gli altri: Comitato Pendolari Roma Ostia, Movimento Difesa dei Pedoni, Osservatorio Regionale Trasporti, Pillole di Tram, Salviamo la Metro C.

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