Ambiente

A Spurcacciun-a, viaggio tra sapori e memoria – Libri

Un libro per celebrare i 135 anni
dello storico Ristorante A Spurcacciun-a e per rendere omaggio
a coloro che, con passione, impegno e dedizione, hanno fatto la
storia della attività ristorativa, ancora oggi punto di
riferimento per l’enogastronomia ligure. A realizzare “A
Spurcacciun-a una storia d’amore. Da Scia^ Paola ai giorni
nostri” è la famiglia savonese Tiranini che ripercorre la
storia dell’attività nata “da due grandi donne della famiglia:
Scia^ Paola, da cui tutto è partito, e la figlia Giuliana a cui
si deve la felice intuizione di affiancare all’attività di
ristorazione quella ricettiva con la creazione dell’attuale Mare
Hotel (già Hotel Pessano)”. Il volume, scritto dalla
giornalista e critica gastronomica Roberta Schira, presenta
oltre contenuti storici, ricordi e testimonianze di chi ha
lavorato alla Spurcacciun-a di chi ci lavora ancora, una
dozzina di ricette, “tra i piatti “memorabili” della Scia^ Paola
(ricette tradizionali ricostruite grazie ai ricordi di chi ha
lavorato in cucina o li ha assaporati), alcune delle ricette
iconiche di Claudio Tiranini, cuoco e artista dal palato
assoluto e fucina di idee, e due piatti della Spurcacciun-a di
oggi, raccontata dalla creatività e dalla mano dello Chef Simone
Perata, che dal 2018 guida la cucina del ristorante”. Non
mancano curiosità, racconti ed episodi di costume che legano la
Spurcacciun-a a momenti di festa, eventi istituzionali e
celebrities. “Questo libro – afferma Pervinca Tiranini, titolare
dell’attività insiemte ai pronipoti di Scia^ , ai suoi figli e
al figlio del fratello Claudio morto in un incidente in mare –
nasce dal desiderio di raccontare la storia d’amore che da 135
anni lega la mia famiglia a questo angolo di Ponente Ligure . La
Spurcacciun-a non è solo un ristorante, ma un patrimonio per la
città di Savona che merita di essere conosciuto, valorizzato e
tramandato.” “Credo profondamente – commenta Roberta Schira –
che le imprese familiari capaci di resistere al tempo e alle sue
burrasche siano tra le strutture portanti più autentiche del
nostro Paese. Non si tratta solo di ristorazione, né di semplice
memoria gastronomica: si tratta di legami, di responsabilità
tramandate, di visioni che passano di mano in mano senza perdere
calore.”

   

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