‘A scuola’ di telemedicina, Regione spiega opportunità offerte dalla nuova tecnologia
A luglio entrerà in funzione la piattaforma unica regionale, per mettere a sistema e fa ulteriormente crescere le esperienze ed innovazioni portate avanti in questi anni
Scritto da Walter Fortini, mercoledì 4 giugno 2025 alle 17:17
Metti che abiti all’isola di Capraia e che tu abbia bisogno di periodiche visite di controllo per un problema al cuore oppure per monitorare l’evoluzione del diabete. Spostarsi sul continente potrebbe essere complicato, oltre che un tragitto non breve. Ecco che in soccorso arriva la telemedicina: la nuova frontiera capace di comprimere tempi e spazi, non necessariamente un servizio che ne sostituisce un altro dove presidi e medici, nelle aree più periferiche e disagiate, sono di meno, ma un’opportunità invece in più per tutti: non solo per i malati cronici (in autonomia o con l’aiuto di un car giver), ma per chi magari è stato dimesso dall’ospedale, per chi è anziano e si sposta con maggiore fatica. Per tutti, in futuro.
Curarsi a casa ha i suoi vantaggi, soprattutto se si può fare in sicurezza. E con la telemedicina è possibile. La Toscana ha già acquistato mille kit destinati ai cittadini; un centinaio, con una maggiore e più evoluta dotazione, sono nelle case di comunità a disposizione degli infermieri che si recheranno a casa dei pazienti.
La visita si fa attraverso il video di un telefono e i dati sono raccolti ogni giorno in tempo reale da un sensore con uno ‘scatolotto’che è meno ingombrante di un cellulare, capace di misurare battiti del cuore, saturazione, pressione e temperatura del corpo.Una bilancia wifi dialoga con il cellulare in dotazione e registra il peso. Un altro sensore, per di diabetici, può monitorare l’andamento degli zuccheri nel sangue. Il tutto arriva sulla consolle del medico, con un sistema di intelligenza artificiale che in automatico mette in evidenza e avverte se ci sono parametri che non vanno o trend negativi.
La Toscana non parte da zero. “In Toscana in questi anni, con un’accelerazione innescata anche dalla pandemia, abbiamo fatto molta strada sull’uso delle nuove tecnologie, sui percorsi digitali e sull’innovazione nella gestione e nell’accesso ai servizi digitali” annota l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini. “Ora siamo però – avverte – ad un punto di svolta importante e da sperimentazioni e iniziative di avanguardia sviluppate singolarmente o settorialmente passiamo ad una dimensione sistemica che dovrà coinvolgere l’intero territorio”.
La strada fatta sta nei numeri. Nel 2024, tolti i pazienti seguiti in assistenza domiciliare, sono state più di novantamila le televisite effettuate (meno che nel periodo della pandemia ma pur sempre numerose), a cui si aggiungono oltre 31 mila teleconsulti effettuati ogni anno e 67 mila misurazioni a distanza di elettrocardiogrammi che arrivano in ospedale direttamente dalle ambulanze del 118. Da giugno 2020 le televisite sono state ben più di 535 mila. Per il 2024 l’obiettivo da raggiungere sulle televisite era di 17 mila paziente e sono stati superati i 24 mila.
Il prossimo passaggio sarà il collaudo e l’entrata in funzione, a luglio 2025, della nuova piattaforma digitale regionale: una piattaforma di telemedicina che si integra perfettamente con il Cup, per gestire le prenotazioni delle prestazioni, con l’anagrafe degli operatori e con l’anagrafe dei cittadini, con il fascicolo sanitario elettronico o con il modulo per la gestione delle immagini radiologiche. Anche con la cartella clinica elettronica unica. Un sistema insomma capace di condividere e veicolare in maniera sicura una grande mole di dati, con algoritimi in grado di trascrive in automatico il dialogo dei medici durante un teleconsulto o una televisita aiutandoli nella redazione della relazione ed altri software capaci di leggere le espressioni del viso.
Le sfide future – come ricorda il direttore della direzione a welfare e sanità della Regione, Federico Gelli – riguardano l’utilizzo di questa nuova infrastruttura, l’implementazione dei modelli organizzativi e la capacità di trasformare l’occasione di un investimento offerto dal Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza, in un concreto servizio ai cittadini. Per la costruzione della piattaforma unica di telemedicina sono stati assegnati alla Regione Toscana 34 milioni e 460 mila euro: 29 milioni e 860 mila euro per l’infrastruttura vera e propria (sotto la supervisione del settore Sanità e innovazione di Regione Toscana) e 4 milioni e 600 mila euro per l’acquisto delle postazioni per medici ed operatori da installare negli ospedali o nei presidi sul territorio, operazione seguita da Estar, ente tecnico di supporto della Regione. Serviranno per le televisite, per i teleconsulti tra specialisti, per il telemonitoraggio e la teleassistenza. Una sfida sui numeri, da far ulteriormente crescere, ma soprattutto la messa a sistema delle tante esperienze maturate in questi anni nelle Asl ma oggi frammentate.
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