A San Servolo la dodicesima edizione delle Panathliadi con 530 studenti protagonisti
Una giornata all’insegna dello sport, dell’amicizia e della leale competizione: è questo lo spirito che ha animato la 12ª edizione delle Panathliadi, andata in scena questa mattina sull’isola di San Servolo. Protagonisti assoluti dell’evento ben 530 studenti e studentesse, tutti di età compresa tra i 13 e i 14 anni, provenienti da 24 scuole secondarie di primo grado della Città Metropolitana di Venezia.
Organizzata con la consueta cura dal Panathlon Club Venezia, la manifestazione rappresenta ormai un appuntamento fisso nel calendario scolastico e sportivo del territorio. San Servolo, isola simbolica e accogliente, di proprietà della Città Metropolitana, si è trasformata ancora una volta in un grande villaggio dello sport, ospitando una serie di attività pensate per promuovere i valori fondanti della pratica sportiva: il rispetto, la cooperazione, l’inclusività e il fair play.
Ben 18 le discipline proposte durante la giornata, spaziando dalle classiche come calcio, basket, volley e corsa a staffetta, fino a prove più particolari e inclusive come bocce, golf, tiro alla fune, frisbee, vortex, e sport simulati attraverso remoergometri e pagaioergometri per rappresentare il canottaggio e la canoa-kayak. Non sono mancate sfide di rugby, hockey, pallamano, padel, tiro a segno e persino percorsi di orienteering, pensati per mettere alla prova capacità fisiche e mentali.
Le squadre si sono sfidate accumulando punti in ogni prova, con l’obiettivo di scalare la classifica e conquistare l’ambita Coppa Panathliadi. A salire sul gradino più alto del podio è stata una sola scuola, mentre tutte le altre sono state premiate con un pari merito al secondo posto, nel segno dell’inclusività e della partecipazione.
A portare il saluto dell’Amministrazione comunale è stato il vicesindaco e assessore allo Sport Andrea Tomaello, che ha sottolineato il valore educativo dell’iniziativa: “Ringrazio il presidente del Panathlon Club Venezia, Diego Vecchiato, e tutti i volontari che oggi hanno accolto oltre 500 ragazzi e ragazze, trasmettendo loro i valori fondamentali dello sport. Auspichiamo che manifestazioni come questa possano crescere ancora, diventando un riferimento sempre più forte per le nuove generazioni”.
Anche il Panathlon Club ha voluto rimarcare l’unicità dell’evento: “Le Panathliadi sono un modello che molti dei quasi 300 club Panathlon sparsi in tutto il mondo ci chiedono ogni anno di replicare. È una testimonianza di quanto sia importante investire in progetti che uniscano sport, educazione e inclusione”.
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