Lazio

A Roma piovono offerte di lavoro. Ma le aziende non trovano chi assumere

Il paradosso del lavoro a Roma si fa sempre più evidente: le offerte crescono, ma le aziende non trovano personale. In questo giugno 2025, nella Capitale e nella sua provincia sono previste 44.280 nuove opportunità occupazionali, ben 3.660 in più rispetto a un anno fa. Ma l’entusiasmo si smorza subito: 4 imprese su 10 segnalano grosse difficoltà nel trovare i candidati giusti.

A dirlo sono i dati aggiornati del sistema Excelsior, l’indagine periodica condotta da Unioncamere e Ministero del Lavoro, che fotografa il mercato del lavoro in tempo reale, ascoltando direttamente le imprese.

Le prospettive estive sembrano rosee: 112.580 assunzioni previste da giugno ad agosto, con un balzo di oltre 9.000 rispetto allo stesso periodo del 2024.

Ma se la domanda non manca, è sull’offerta che il sistema si inceppa. “Mancano i profili giusti o le competenze necessarie”, spiegano le aziende.

E così, mentre l’estate porta con sé una valanga di contratti a termine (il 77% delle assunzioni previste è temporaneo), il settore dei servizi si conferma il più vivace: assorbe l’87% delle entrate, soprattutto tra le aziende con meno di 50 dipendenti. I laureati? Solo il 15% delle offerte li riguarda. A dominare la scena sono i tecnici, gli operai e i lavoratori con formazione pratica.

Fonte Excelsior

E ci sono professioni che, ormai, sembrano quasi estinte. Su tutte, fonditori, saldatori, lattonieri, calderai e montatori di carpenteria metallica: per il 95% delle imprese che cercano queste figure, è una caccia al fantasma.

Male anche i muratori – sia quelli delle rifiniture (70%) che delle costruzioni (60%) – e i conduttori di macchine movimento terra. Anche trovare corrieri si fa complesso: il 42% delle aziende dice di non riuscire a reclutarli.

Molto più semplice, invece, trovare impiegati nel commercio, addetti ai servizi, camerieri e baristi. Qualche difficoltà persiste solo per le figure estetiche e del benessere, con gli estetisti “introvabili” nel 60% dei casi.

Insomma, il lavoro a Roma c’è. Ma manca l’incontro. Le imprese cercano, ma non trovano. I candidati ci sono, ma spesso non hanno le competenze giuste o non sono dove il lavoro li aspetta. E intanto, le posizioni restano scoperte. Un rompicapo che il mercato non sembra ancora pronto a risolvere.

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