«A quei tempi ci mettevano al rogo»
OFFAGNA Feste Medievali di Offagna senza le sue storiche e amate cartomanti. Scoppia la polemica. Tramite la pagina Facebook “La Strega Felice”, che ha come motto «A cosa serve la magia se non a rendere felici? Sorridiamo alla vita», emerge che per l’edizione 2025 delle famose rievocazioni del borgo medievale, che si terranno dal 19 al 26 luglio col titolo “Paese di speranza e nuove albe”, non ci sarà l’ambientazione suggestiva delle cartomanti, che da sempre impreziosisce e anima le feste offagnesi nel vicolo del Balestriese, a metà corso.
La nota
«Quest’anno – si legge nel comunicato sui social – le streghe non saranno presenti alle feste medievali.
Non dipende da una nostra decisione. Siamo tristi e molto dispiaciute. Abbiamo sempre svolto il nostro ruolo con passione e dedizione a questa festa che era così bella e piena di energie. È per noi importante farvi sapere che non ci saremo, in modo che le molte e i molti di voi che si recavano appositamente alla festa per incontrarci sappiano che quest’anno sarebbe un viaggio inutile». Poi lo sfogo, magari forzato, ma che rende bene l’idea degli umori: «In fondo nel medioevo ci mettevano al rogo, ma speravamo i tempi fossero cambiati. Con amore, servizio e la reale speranza che le cose cambino presto».
Tanti, anche sui social, si sono espressi a loro sostegno chiedendo al Comitato Feste Offagna di invitarle. «Grazie per il sostegno, i messaggi e le condivisioni. Ogni vostra reazione – commenta La Strega Felice – è per noi importante. Vi chiediamo di continuare. Le Streghe non sopportano le ingiustizie». Matteo Brignoccoli, presidente da due anni del Comitato Feste Offagna, spiega che non c’è alcuna pregiudiziale verso le cartomanti e che il motivo è logistico. «Il vicolo – rileva – non è più disponibile, si prestava a quell’ambientazione, ma ci sono dei lavori in corso e uno dei due accessi è chiuso, non si può proprio usare come spazio». Per questo già l’anno scorso le cartomanti erano finite dietro alla Rocca, lungo la discesa che porta alla taverna della Croce, un po’ delocalizzate dal cuore del paese.
«Non è stata una scelta molto felice e – rivela Brignoccoli – anche le cartomanti non erano rimaste contente. Quest’anno ugualmente avremmo solo quel luogo e non potendo allestirlo in maniera decente si è deciso di non chiamarle. Ma il prossimo anno, se il vicolo torna disponibile, o se investiremo su altre location del centro, le coinvolgeremo: la loro è un’ambientazione che ci piace».