Toscana

A Gricignano una fabbrica per l’asfalto. Futuro impossibile con questa giunta


Riceviamo dal Movimento 5 Stelle di Sansepolcro.

“Sapevate che a Gricignano sarà approvata l’installazione di una fabbrica per la lavorazione dell’asfalto, peraltro a breve distanza da abitazioni e attività ricettive? Durante le feste di fine anno in pochi pensano alle questioni amministrative, passeranno dunque sotto silenzio alcune decisioni, soprattutto urbanistiche, che saranno approvate il 30 dicembre e che impatteranno in maniera rilevante sul nostro territorio. Si tratta, va detto, di iniziative private che non contrastano con i piani urbanistici vigenti (chi li ha approvati?) e pertanto non contestabili sul piano della legalità. Si impone tuttavia una riflessione politica che, partendo da questa specifica scelta, ci dice tanto su come sia stata gestita Sansepolcro negli ultimi anni.

Urgenza: si deve decidere il tutto il 30 dicembre perché ci sono degli strumenti urbanistici che stanno giungendo a scadenza della loro validità. L’amministrazione, dunque, sceglie di decidere all’ultimo minuto. Ovviamente in fretta e senza dibattiti salvo una riunione che, immaginiamo, lascerà ben poco spazio a repliche fissata in extremis con i cittadini di Gricignano legittimamente preoccupati.

Pianificazione: il Piano Strutturale è stato approvato nel 2010, quando l’attuale sindaco era proprio assessore all’urbanistica. L’attuazione del Piano è avvenuta con la successiva Giunta Frullani tramite l’approvazione del Regolamento Urbanistico nel 2016. Il “problema” emerge solo ora?

Visione: dopo il grande dibattito cittadino ai tempi del cosiddetto Piano Ugolini nel 2004-2005, poi mai approvato, a Sansepolcro il tema della pianificazione urbanistica è scomparso. Con l’effetto che, insieme ad esso, è scomparsa la domanda principale che ogni amministratore dovrebbe porsi: come immaginiamo la Sansepolcro del futuro?

Lavori pubblici: l’amministrazione ha comunque eseguito lavori pubblici non pianificati, privi spesso di contesto. Ecco, dunque, che sorgono rotatorie come funghi, si realizzano ponti con tempistiche bibliche e avviando la progettazione delle strade per arrivare al ponte solo dopo averlo già collaudato…

Emergenza: ogni azione amministrativa, in assenza di pianificazione, si impronta all’emergenza continua. Ecco dunque che, dopo venti anni di latitanza nella manutenzione degli impianti termici di una scuola si agisce con estrema urgenza acquistando ben 6 stufette elettriche. Peraltro inutilizzabili. E l’assessore ci fa pure un comunicato stampa in pompa magna…

Con questa mentalità e con i soggetti che ne sono da anni responsabili, rivestendo tuttora i principali ruoli nel nostro Comune, è impossibile pensare di costruire un futuro. Per raggiungere risultati apprezzabili servono infatti, come abbiamo sempre sostenuto, volontà di confrontarsi con la cittadinanza, competenza e studio delle materie e, non ultima, l’umiltà di non sentirsi mai “padroni” della città e del territorio.

La nostra città si sta lentamente spegnendo, vittima dell’improvvisazione e di un individualismo malato, oltre che dell’indifferenza sempre più diffusa e della conseguente, altrettanto diffusa, rassegnazione.

L’augurio concreto che ci sentiamo dunque di rivolgere alla città è quello di saper trovare finalmente la giusta e sana motivazione nel ri-costruire e ri-trovare la capacità di mettersi umilmente intorno a un tavolo, studiare insieme i progetti per progettare un futuro migliore, senza anteporre la propria vanità al bene comune. Non ci limitiamo all’augurio però: il tavolo c’è e intorno abbiamo già disposto un gran numero di sedie. Chiunque abbia la nostra stessa voglia di vedere il Borgo rinascere sarà ben venuto”.


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