A Genova parte il corso per marmisti organizzato dalla Socrem, 10 iscritti tra cui tre ragazze
Genova. È appena iniziato e continuerà fino al primo ottobre 2025 il corso per marmisti, organizzato con finanziamenti regionali da So.Crem con l’adesione di alcune imprese che operano al cimitero monumentale di Staglieno.
Le lezioni saranno in totale una trentina e verteranno non solo sulla parte artigianale, ma anche su comunicazione, riconoscimento dei materiali, progettazione di elementi decorativi, montaggio e restauro. Non mancheranno naturalmente sopralluoghi e attività di ricerca nell’area cimiteriale di Staglieno.
Le iscrizioni, che si sono chiuse al 10 giugno, hanno visto numerose richieste e alle fine le amissioni sono state dieci. Non solo giovani di sesso maschile, ma anche tre giovani ragazze. Perché il lavoro di marmista è radicalmente cambiato grazie alle tecnologie e ai macchinari e non è affatto un lavoro di fatica. Ma di ingegno, arte e creatività, come spiega Ivano Malcotti, presidente di So.Crem che ha iniziato a tenere le prime lezioni: “Non deve affatto sorprendere questa partecipazione femminile. Soprattutto se si tiene conto di come è cambiata questa professione. Ma il dato che voglio sottolineare è che queste lezioni offrono non solo la possibilità di avere un diploma valido in tutta Europa, ma prospettive di lavoro immediate. Se abbiamo lanciato questo corso, che vedrà la partecipazione di numerosi docenti, è perché esiste una precisa richiesta del mercato. Sono le società che lavorano il marmo e quelle che svolgono attività in quest’ambito a chiedere mano d’opera professionalizzata. Ritengo che tutti i dieci partecipanti, una volta completato il ciclo a ottobre, abbiano grandi possibilità di assunzione immediata”.
Il bando di partecipazione si rivolgeva a giovani con la passione per l’artigianato e a chi desideri intraprendere una carriera in un settore ricco di storia e tradizione. Il corso fornirà le competenze necessarie per diventare un esperto nella lavorazione di materiali lapidei come marmo, granito, ardesia e arenaria. Il percorso formativo permetterà di acquisire una vasta gamma di competenze, tra cui riconoscimento dei materiali, lavorazione della pietra, progettazione ma anche capacità di comunicare con le persone e con i parenti dei defunti. “Questo è un elemento formativo essenziale e farà probabilmente la differenza rispetto al futuro. La parte comunicativa, la capacità di rapportarsi con chi ha subito un lutto, sono una richiesta precisa e anche un fondamentale requisito per fare bene questo lavoro”, aggiunge Malcotti.
Il marmista è una figura professionale molto richiesta in diversi settori, tra cui l’edilizia, l’arte e il settore funerario. Si potrà lavorare in cantieri edili, aziende funebri, studi di architettura e design, sia come dipendente che come titolare di un’attività. Il mercato del lavoro a Genova è particolarmente florido, grazie alla presenza del cimitero monumentale più vasto d’Europa. Il corso era rivolto a 10 giovani maggiorenni disoccupati, inoccupati e inattivi di età inferiore ai 35 anni, in possesso dell’obbligo di istruzione. Le lezioni si tengono al centro studi Vitale, in via Lanfranconi a Genova.