Liguria

A Genova la prima mappa digitale per il monitoraggio delle caditoie


Genova è la prima città italiana a dotarsi di un sistema completamente digitalizzato per la gestione delle caditoie, un’innovazione resa possibile grazie al lavoro congiunto dell’amministrazione comunale, del settore informatico e delle imprese coinvolte. Il progetto, illustrato questo pomeriggio in commissione, rappresenta un modello già oggetto di interesse da parte di altre città italiane come Milano, Torino e Bologna.

Durante la commissione consiliare sul tema della gestione e manutenzione delle caditoie cittadine, è stato illustrato il nuovo sistema digitale adottato dal Comune per il controllo, la pulizia e la geolocalizzazione dei tombini, che oggi fornisce un sistema trasparente e tracciabile che permette di conoscere, in tempo reale, lo stato di ogni singola caditoia cittadina. La mappa è consultabile a questo link.

“Con l’arrivo delle prime piogge, anche solo di fine estate, il tema delle caditoie diventa prioritario – ha dichiarato l’assessore alle Manutenzioni Massimo Ferrante – Abbiamo voluto questo confronto per chiarire con trasparenza il funzionamento del nuovo sistema, entrato a regime grazie a una gara pubblica a cui Amiu ha scelto di non partecipare”.

Il nuovo sistema, nato da una gara pubblica aggiudicata nel giugno 2023, ha già censito 78.395 caditoie, con l’inserimento di immagini prima e dopo gli interventi, di cui 70.000 risultano operative, 4.151 con difetti strutturali e 3.779 che necessitano di interventi. Le caditoie vengono classificate per livello di criticità tramite un sistema a semaforo (verde, giallo, rosso), con fotografia e geolocalizzazione visibili sul geoportale comunale.

“Rispetto al passato – continua Ferrante – oggi ogni intervento è tracciato. Il vero problema, però, è strutturale: le nostre condotte per le acque bianche sono sottodimensionate. Anche con caditoie pulite, le condotte non reggono certi afflussi. Serve quindi un doppio livello: la pulizia annuale e un secondo passaggio in quelle aree che sappiamo essere più critiche. Stiamo studiando un secondo livello di intervento, con passaggi aggiuntivi nei punti più fragili della città. Serve realismo: non potremo mai garantire che tutti i tombini siano perfetti, ma possiamo migliorarne la gestione con dati, metodo e continuità“.

Il servizio è suddiviso in tre lotti: due per la manutenzione ordinaria nei diversi municipi e uno dedicato agli interventi straordinari in caso di eventi meteo eccezionali. Tutti i dati sono consultabili dai cittadini tramite il geoportale.




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