Abruzzo

A Chieti è scattato il primo piano freddo comunale per senza fissa dimora


È operativo già da due giorni il primo piano freddo del Comune di Chieti, dedicato a persone senza fissa dimora o in difficoltà. Per fare scattare l’accoglienza in appartamenti predisposti allo scopo basta comporre il numero telefonico 347/9175805 e manifestare la propria necessità, oppure segnalare situazioni che siano veramente a rischio.

“Si tratta di un progetto che ci unisce alla cooperativa Amare sempre amare tutti e che ci rende davvero orgogliosi perché è innovativo e concreto e coinvolge attivamente anche i servizi sociali del Comune – spiegano il sindaco Diego Ferrara e l’assessora alle Politiche sociali Alberta Giannini -. Nostra prioritaria volontà è quella di stare con i cittadini in maggiori difficoltà, cosa che accade quotidianamente con le misure del pronto intervento sociale e lo sportello del segretario sociale comunale, regolarmente aperto nei giorni feriali, martedì e giovedì anche di pomeriggio. Questo progetto è invece dedicato a persone che vivono situazioni di emergenza e hanno bisogno di avere un riparo per l’inverno, non solo di notte, come accade per tutti i dormitori, ma anche di giorno, perché il freddo quando arriva non è meno sopportabile dalla mattina fino a che non si riaprono le porte delle strutture dedicate”.

“Altra peculiarità è l’utilizzo non di “centri”, ma di appartamenti, due, in modo da differenziare il genere degli ospiti, dove al momento sono già al sicuro 3 persone – continuano i due amministratori -. Dentro ci sono le comodità: riscaldamento, abiti e cibo e letti caldi dove riposare e stare al posto di vagare per la città. Importante è la partnership con La capanna di Betlemme di Chieti dell’associazione comunità papa Giovanni XXIII, che svolge da anni un lavoro di grande qualità anche si questo fronte e che ha un altrettanto significativo potere di persuasione per ospiti abituati a vivere all’addiaccio, dormendo sotto i cartoni con ogni tipo di temperatura. Un tetto non solo mette al sicuro e salva vite, ma restituisce una dignità che chi vive per strada mette in stand-by, aggiungendo a storie generalmente difficili e complesse da ricomporre, la scelta di una vita senza regole. Il numero è da utilizzare con parsimonia, ser ve a segnalare situazioni che siano però veramente di emergenza ed estreme, si tratta di una misura diversa dall’emergenza casa, perché abbiamo risorse limitate che ci consentiranno di arrivare fino a primavera, ma che saremmo ben felici di istituzionalizzare, perché aprire le porte a chi vive situazioni di disagio e difficoltà varie dovrebbe essere il compito della pubblica amministrazione”.

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“Il progetto apre le porte a persone che sono in strada, o dormono in garage, o in un box, senza servizi e consente loro di vivere tre mesi in un posto sicuro e caldo – spiega Luca Fortunato, della cooperativa Amare sempre amare tutti -. Operiamo su segnalazione, gestendo una linea telefonica aperta 24 ore perché il piano freddo dia accoglienza a persone che rischiano di morire assiderate per la scelta di vivere in strada anche d’inverno. Secondo progetto abbiamo preso due appartamenti in affitto che forniscono tutti i servizi: accoglienza residenziale anche diurna e tre pasti caldi. Gli ospiti vengono letteralmente presi in carico dai servizi comunali, cosa che consentirà al Comune di lavorare con loro a una sistemazione autonoma dignitosa, provando un ritorno in società. Due operatori dedicati seguiranno la linea telefonica nonché ingressi e accompagnamenti, il tutto in linea diretta con il segretariato locale del Comune. Vogliamo ringraziare il sindaco e l’assessora Giannini che ha fortemente voluto questo importante servizio salvavita, nonché la dirigente Angela Falcone e tutto il suo staff che ci hanno supportato per metterlo in piedi e cominciare ad accogliere, cosa accaduta da due giorni e nel perfetto svolgimento del progetto”.


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