a Cavarzere primo caso di West Nile nel veneziano
Ulss 3 Serenissima segnala, a Cavarzere il primo caso umano di West Nile Virus della propria area: scattano i controlli e le misure di prevenzione.
CAVARZERE – È ufficiale: l’estate 2025 registra il suo primo caso umano di infezione da West Nile Virus nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima. A comunicarlo è stato il Servizio Igiene e Sanità Pubblica (Sisp), che ieri ha confermato la diagnosi di un caso neuroinvasivo della malattia, riscontrato in un uomo di 67 anni residente a Cavarzere.
Il paziente, affetto anche da altre patologie croniche, è attualmente ricoverato presso il reparto di Medicina dell’Ospedale di Padova, dove è in cura per le complicanze causate dal virus. Le sue condizioni, sebbene sotto controllo, vengono monitorate con attenzione, dato il quadro clinico complesso che presenta.
Il ritorno della West Nile: una minaccia estiva che si ripresenta
Il West Nile Virus (WNV) è un arbovirus trasmesso principalmente attraverso la puntura di zanzare del genere Culex, che si infettano nutrendosi di uccelli portatori del virus. Nella maggior parte dei casi l’infezione decorre in forma asintomatica o lieve, ma in una piccola percentuale di soggetti – soprattutto anziani o immunodepressi – può evolvere in forme gravi come meningiti, encefaliti o mieliti, configurandosi come “neuroinvasiva”, proprio come nel caso segnalato a Cavarzere.
Non si tratta di un fulmine a ciel sereno: già nel mese di giugno, le autorità sanitarie avevano individuato un primo pool di zanzare risultate positive al virus nel territorio dell’Ulss 3. In quell’occasione, il Dipartimento di Prevenzione aveva immediatamente attivato le procedure previste dal piano regionale per la sorveglianza e il controllo delle arbovirosi, con l’obiettivo di arginare la diffusione del virus.
Interventi immediati sul territorio
Alla luce della conferma del primo caso umano, il Sisp ha provveduto a informare tempestivamente tutti i Comuni ricadenti sotto la competenza dell’Ulss 3, nonché le Ulss confinanti potenzialmente coinvolte. Contestualmente, sono state impartite precise indicazioni operative per rafforzare le azioni di prevenzione nei cosiddetti “siti sensibili”, ovvero luoghi dove il rischio di proliferazione delle zanzare è maggiore, come scuole, parchi, strutture per anziani e impianti sportivi.
“Stiamo sollecitando tutte le amministrazioni a proseguire e intensificare gli interventi di disinfestazione, con particolare attenzione alle caditoie, ai fossati e ad altre aree di ristagno d’acqua – ha dichiarato il Sisp in una nota –. È fondamentale agire tempestivamente per contenere la presenza del vettore e, di conseguenza, ridurre la possibilità di trasmissione del virus”.
Oggi stesso sono iniziate sul territorio di Cavarzere verifiche specifiche sulla presenza delle zanzare vettori, con ispezioni in zone critiche e valutazioni tecniche per l’attuazione degli interventi più idonei di disinfestazione.
Prevenzione: le buone pratiche per proteggersi
Parallelamente alle azioni istituzionali, il Sisp ha lanciato un forte appello alla popolazione, invitando i cittadini a collaborare attraverso semplici ma fondamentali misure preventive, a partire dalla rimozione dei ristagni d’acqua – veri e propri focolai larvali – che possono annidarsi nei sottovasi, nelle grondaie o nei tombini. L’uso regolare di prodotti larvicidi, l’installazione di zanzariere e la protezione individuale con repellenti cutanei sono strumenti chiave per difendersi dalle punture.
“Non si tratta solo di un problema stagionale, ma di una questione di salute pubblica – sottolineano dal Sisp –. È importante che ogni cittadino faccia la propria parte, soprattutto in questi mesi estivi in cui le condizioni climatiche favoriscono la diffusione del vettore”.
Le zanzare del genere Culex sono infatti particolarmente attive tra la fine della primavera e l’inizio dell’autunno, con picchi nei mesi di luglio e agosto. A differenza delle Aedes (le cosiddette zanzare tigre), che pungono anche di giorno, le Culex sono più attive nelle ore serali e notturne, il che rende ancora più importante proteggersi anche durante la notte.
Dove informarsi
Per ulteriori informazioni sulla prevenzione contro il West Nile Virus e sulle attività di controllo messe in campo, i cittadini possono consultare il sito ufficiale dell’Ulss 3 Serenissima e quello della Regione Veneto, entrambi costantemente aggiornati con bollettini, linee guida e materiali informativi.
L’auspicio delle autorità sanitarie è che, grazie a una collaborazione attiva tra istituzioni e cittadini, sia possibile limitare l’impatto del virus sul territorio, scongiurando un aumento significativo dei casi.
Un’estate da affrontare con attenzione
L’estate 2025 si conferma dunque un periodo delicato per la salute pubblica. Il caso registrato a Cavarzere rappresenta un campanello d’allarme, ma anche un’opportunità per rafforzare la consapevolezza collettiva sull’importanza della prevenzione.
In attesa degli sviluppi clinici del paziente colpito e dell’evoluzione della situazione epidemiologica, le istituzioni sanitarie ribadiscono il messaggio centrale: la lotta alla West Nile comincia dai comportamenti quotidiani. Ogni piccolo gesto può contribuire a proteggere sé stessi e la comunità.
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