a breve l’apertura del cinque stelle Hyatt nella storica sede del Partito comunista
Addio Botteghe Oscure, questa volta per sempre. Il vecchio palazzo romano che fu sede del Pci, il più grande partito comunista occidentale, diventerà a breve un hotel a cinque stelle, come era stato reso noto nel 2022. Il “Bottegone”, ora in mano alla finanziaria Tosinvest della famiglia Angelucci – che controlla anche i quotidiani Libero, Tempo e Il Giornale – ospiterà un albergo della catena statunitense Hyatt, settanta camere tra Piazza Venezia e Torre Argentina, oltre che a due passi da quella Piazza del Gesù dove si aveva sede della Democrazia cristiana.
Il palazzo, costruito nel 1938, era diventato proprietà del partito nel 1946, subito dopo la guerra. Da lì si era affacciato Enrico Berlinguer trent’anni più tardi, dopo le elezioni del giugno 1976, per annunciare che “un italiano su tre” votava comunista. E nel 1984 era stato lì che Giorgio Almirante, segretario del Movimento Sociale, aveva reso omaggio alla salma del leader rivale. Di quel passato resteranno, come imposto dalla Sovrintendenza, l’androne di Giò Pomodoro, con la sua stella d’oro a cinque punte incassata nel pavimento, e due simboli: il busto in marmo nero di Antonio Gramsci e la bandiera della Comune di Parigi. Un pezzo di storia come quello che la circonda, nel pieno centro di una Roma in cui tutto sembra già passato.
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