A Bologna calano le compravendite di case, ma crescono i prezzi
Il mercato immobiliare residenziale di Bologna nei primi nove mesi del 2024 ha mostrato segnali contrastanti, come evidenziato dall’Ufficio Studi Gabetti. Sebbene si registri una leggera contrazione rispetto allo stesso periodo del 2023, il terzo trimestre ha portato segnali di ripresa, confermando un’inversione di tendenza.
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Transazioni residenziali: andamento e trend
Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, Bologna ha registrato 4.096 transazioni residenziali nei primi nove mesi del 2024, segnando una diminuzione dell’1,2% rispetto all’anno precedente. I primi due trimestri hanno mostrato variazioni negative (-1,8% nel Q1 e -2,5% nel Q2), ma il terzo trimestre ha invertito il trend con un aumento dello 0,9%.
Le rilevazioni delle agenzie Gabetti indicano anche un incremento dei prezzi medi pari allo 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2023. Gli immobili a Bologna rimangono sul mercato mediamente 4 mesi, con una riduzione dei prezzi durante le trattative attorno al 7%.
Distribuzione delle transazioni per dimensione degli immobili
A Bologna, il taglio più richiesto è rappresentato dagli appartamenti tra i 50 e gli 85 mq, che costituiscono il 42,6% del totale delle transazioni. Seguono gli immobili tra 85 e 115 mq (27,6%), mentre le abitazioni sopra i 145 mq rappresentano solo il 6,1%.
Nella provincia, la distribuzione rispecchia trend simili, con un leggero calo delle transazioni per le unità sotto i 50 mq (5,8%).
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Il mercato immobiliare e le nuove linee guida urbanistiche
L’attuale staticità del mercato immobiliare a Bologna è fortemente influenzata dalle nuove linee guida del Piano Urbanistico Generale 2024, che stanno ritardando alcune operazioni immobiliari. Tuttavia, ci si attende una ripresa più marcata una volta che queste direttive saranno definite.
Massimo Cogliati, Relationship Manager Emilia-Romagna del Gruppo Gabetti, sottolinea: “L’offerta limitata e la domanda elevata stanno generando un aumento dei prezzi, soprattutto nelle zone centrali. Progetti come la rigenerazione urbana nei quartieri Navile e Bolognina stanno contribuendo alla rinascita di queste aree.”
Pilastri economici di Bologna
Bologna continua a beneficiare del suo solido tessuto economico, che include un’università di fama internazionale, un turismo dinamico e una posizione geografica strategica. Questi fattori sostengono una domanda abitativa costante, sia per acquisto che per affitto.
Analisi delle zone
Le quotazioni immobiliari variano sensibilmente tra le diverse aree della città:
Centro Storico: Prezzi medi di 4.000 €/mq, con punte fino a 4.600 €/mq nelle zone Santo Stefano, Farini e Malpighi.
Zone Collinari: Prezzi tra 3.400 e 4.200 €/mq, con punte di 6.000 €/mq per ville signorili.
Quartieri Nord (Bolognina, Navile, San Donato): Quotazioni tra 1.850 e 2.450 €/mq. Il progetto Tecnopolo sta incrementando l’interesse in aree limitrofe come Corticella.
Zona Ovest (Saffi, Borgo Panigale): Prezzi medi intorno a 2.750 €/mq.
Zona Est (Murri, Mazzini): Quotazioni medie di 3.350 €/mq.
Periferia Sud-Est (San Ruffillo, Savena): Prezzi medi tra 2.500 e 2.900 €/mq.
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Focus sui Progetti di Rigenerazione Urbana
I progetti di riqualificazione, come quelli in corso al Navile e alla Bolognina, stanno trasformando interi quartieri. Questi interventi non solo migliorano l’offerta abitativa, ma contribuiscono a creare nuovi poli di attrazione economica e culturale.
Il mercato immobiliare di Bologna nei primi nove mesi del 2024 è caratterizzato da un mix di stabilità e potenziale crescita. La ripresa delle transazioni nel terzo trimestre e l’aumento delle quotazioni suggeriscono prospettive positive, soprattutto nelle aree oggetto di rigenerazione urbana. La definizione delle nuove linee urbanistiche rappresenta un elemento chiave per il rilancio del settore residenziale.
Bologna, con il suo mix unico di tradizione, innovazione e centralità, continua a confermarsi una delle città più attrattive per investimenti immobiliari in Italia.
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