Puglia

A Barletta strutture ricettive lontane dal sold out. Confcommercio: “Troppe, diversificare l’offerta”

Sono ormai circa 300 le strutture ricettive extralberghiere presenti sul territorio di Barletta. Lo rivela il DMS Puglia, il sito della Regione, che registra i b&b,  case vacanza, affittacamere e tutte le tipologie di strutture alberghiere ed extralberghiere, regolarmente aperte, riportandone anche CIS e CIN.

“Stiamo assistendo a un aumento esponenziale delle strutture ricettive, una proliferazione incontrollabile e irrefrenabile. Molte le famiglie che trasformano le loro abitazioni in locazioni da destinare al turismo, nella speranza di creare un futuro certo e tranquillo e un benessere economico ai loro figli: speranze che spesso si rivelano solo illusione contro cui, ben presto, si scontrano”, dichiara Francesco Divenuto, presidente di Confcommercio Barletta.

Sono lontani gli anni in cui le strutture ricettive registravano sold-out anche nei periodi di cosiddetta bassa stagione. Purtroppo oggi, nonostante da qualche parte si suggerisca ai giovani a investire in questo settore, alimentando false illusioni, le strutture ricettive lavorano mediamente solo al 30% circa della capienza, salvo nella stagione estiva o in occasione di grandi eventi.

Andamento confermato anche a conclusione delle vacanze pasquali e dei ponti del 25 aprile e 1° maggio. Le strutture ricettive  Hospitality extra Bat aderenti a Confcommercio Barletta non hanno registrato, infatti, il pieno nemmeno nelle  giornate a ridosso delle feste religiose e  nazionali, nonostante la presenza di tanti turisti italiani e stranieri, mentre nelle settimane precedenti, il trend di prenotazioni si è limitato al 30%.

“Sarebbe auspicabile – sostiene Divenuto –  che la corsa sfrenata verso l’apertura di un B&B o qualsiasi altra struttura ricettiva cui si sta assistendo, rallenti, per indirizzarsi verso altre attività collaterali, a servizio del turismo, del quale il nostro territorio è carente.

Alla scelta che fino a poco tempo ha spinto molti a investire danaro e speranze nell’apertura di strutture ricettive, bisogna sostituire un altro percorso.  Oggi bisogna cercare un altro modello di sviluppo che integri il settore della ricettività e che lo valorizzi. Barletta ha bisogno di servizi e di attività diversificate legate alle nostre tradizioni, all’artigianato ed enogastronomia. Bisogna offrire ai turisti una vacanza che sia un viaggio esperienziale, immergerlo nella cultura, arte, storia e natura del nostro territorio.  Questa scelta cruciale può trasformare la visita “mordi e fuggi” di oggi in un viaggio programmato e ragionato , una vera immersione culturale, naturale ed enogastronomica alla scoperta dei tesori nascosti di Barletta. Una scelta che potrà destagionalizzare il turismo a Barletta, trasformando il volto della nostra città per annoverarla tra le mete turistiche più importanti della Puglia e del nostro Paese”, conclude.

sabato 3 Maggio 2025


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