A Bari un cerotto sul mare, ‘simbolo ferite nel Mediterraneo’
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Installazione Sos Mediteranee. Il sindaco: ‘Nel dna accoglienza’
BARI, 12 LUG – Un’istallazione artistica di 90 metri
quadrati, che riproduce un enorme cerotto sul mare, segno delle
ferite che tanti migranti patiscono attraversando il
Mediterraneo. E’ stata inaugurata oggi a Bari, nelle acque
antistanti la basilica di San Nicola, grazie all’impegno di Sos
Mediterranee Italia, per dire “basta alle morti in mare”.
Presente il sindaco, Vito Leccese, che ha spiegato come
l’installazione battezzata ‘La ferita del Mediterraneo’ voglia
“richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica, ma soprattutto
di chi governa e dei leader mondiali, rispetto al fatto che il
mare Mediterraneo, il ‘mare nostrum’, sia diventato un ‘mare
mostrum’, perché oltre 42.500 persone sono morte negli ultimi
anni”.
“Il Mediterraneo – ha aggiunto Leccese – ha sempre unito
popoli e Paesi, culture e tradizioni, oggi invece vive una
dimensione drammatica”. Leccese ha evidenziato che “sui temi
dell’accoglienza, dell’ospitalità e dell’unione fra i popoli
Bari è capitale di solidarietà e pace, così come l’ha definita
Papa Francesco. Qui siamo in un luogo simbolico, di fronte alla
basilica di San Nicola, il Santo universale che unisce religioni
e popoli, crea ponti e abbatte muri”. “Bari – ha concluso – ha
nel suo dna il gene dell’accoglienza, e questa iniziativa ci
richiama al patrimonio genetico di questa città”.
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