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Gli Usa: meno regole Ue sul digitale per un taglio dei tassi su acciaio e alluminio

BRUXELLES – Le tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea sono meno evidenti che in estate, ma continuano a serpeggiare pericolosamente. Mentre la Commissione europea cerca di ottenere una riduzione dei dazi americani sull’acciaio e l’alluminio, la Casa Bianca è tornata a chiedere a gran voce cambiamenti all’impianto regolamentare europeo nel grande settore digitale, prima di concedere un alleggerimento delle tariffe.

« L’Unione europea e i suoi ministri del Commercio dovrebbero analizzare seriamente le loro norme in materia digitale, non per cercare di abbandonarle, ma per trovare un equilibrio che ci soddisfi, e se ci riusciranno, penso che potremo risolvere insieme le questioni relative all’acciaio e all’alluminio», ha spiegato qui a Bruxelles il segretario al Commercio americano Howard Lutnick, al termine di una riunione bilaterale.

Il segretario Lutnick e il rappresentante al Commercio Jamieson Greer hanno partecipato ieri a un incontro dei ministri europei responsabili del Commercio. In origine, l’obiettivo europeo era di ottenere rassicurazioni dagli Stati Uniti in vista di una riduzione dei dazi su acciaio e alluminio, attualmente del 50%, nonché l’abolizione delle tariffe su beni quali il vino e i liquori. I dazi su acciaio e alluminio riguardano anche numerosi prodotti derivati.

Invece la delegazione americana ne ha approfittato per tornare a chiedere una revisione delle regole europee in campo digitale. Da tempo le grandi imprese del settore protestano per le norme comunitarie, ritenute troppo invasive. Tra le lamentele c’è il Digital Markets Act, il regolamento europeo che «fissa soglie di applicazione spesso raggiunte solo dalle aziende americane, e la cui attuazione è piuttosto aggressiva», con multe «elevate», ha notato l’ambasciatore Greer. Interpellato in una conferenza stampa, il commissario al Commercio Maroš Šefčovič ha assicurato che le regole comunitarie «non sono discriminatorie».

Stati Uniti e Unione europea hanno firmato in estate un accordo economico che prevede dazi americani del 15% su tutta una serie di merci. L’intesa però esclude acciaio e alluminio. Si legge nell’accordo su questo aspetto: le parti «intendono valutare la possibilità di cooperare per proteggere i rispettivi mercati interni dall’eccesso di capacità produttiva, garantendo al contempo la sicurezza delle catene di approvvigionamento reciproche, anche attraverso soluzioni basate su contingenti tariffari».


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