“About a hero”, mockumentary sul confine sempre più incerto tra uomo e macchina

Presentato nel concorso documentari del 43° Torino Film Festival, “About a Hero” si interroga sul concetto di rappresentazione nel tempo delle tecnologie generative. Un mockumentary (falso documentario) in stile true-crime – guidato da un finto Werner Herzog generato dall’intelligenza artificiale – che intreccia la figura del grande regista tedesco con una serie di interviste reali di artisti, scienziati e filosofi che discutono del confine, sempre più incerto, tra uomo e macchina. Adattando una sceneggiatura scritta da un’IA addestrata sull’opera di Herzog,

il regista polacco Piotr Winiewicz indaga l’interstizio tra finzione e documentario, ovvero lo spazio in cui si muovono molte opere del cineasta preso a modello. Il risultato è un pamphlet sul depauperamento del valore testimoniale dell’immagine. Con le nuove tecnologie, l’immagine può esistere senza dover rimandare ad alcun referente: diventa un ente separato dal mondo, qualcosa che sta lì, davanti a noi. Non è un essere vivente, né una qualunque realtà. E vedere queste persone inesistenti, che somigliano a esseri umani in carne e ossa ma sono segnate da un’estraneità quasi cadaverica, genera un inevitabile smarrimento.

L’indagine dell’Herzog IA sulla morte di un operaio morbosamente legato a un macchinario simboleggia questa crisi, in cui l’uomo finisce per percepirsi simile al dispositivo che lo ossessiona. Altri episodi grotteschi, come quello di una donna innamorata del proprio tostapane, ampliano il paradosso: l’essere umano umanizza le macchine o meccanizza sé stesso? Il film si interroga sull’esistenza di una matrice originaria dell’uomo e se questa disponga di un’anima o meno.

Se Dio ha creato l’uomo a propria immagine, gli esseri umani non possono fare altro che cercare in sé stessi i residui di questa somiglianza; e, nel frattempo, errare nella regione della dissomiglianza. Winiewicz sonda in questo modo l’incapacità dell’essere umano di rappresentare sé stesso.

“About a Hero” di Piotr Winiewicz

*Studente Dams