Emilia Romagna

Mille pasti da donare, la prima raccolta fondi tocca i 6 mila euro. E la Caritas di Faenza-Modigliana fissa un nuovo obiettivo


Sono oltre 160 i donatori che hanno partecipato al progetto di crowdfunding “Ayoutaci ad aiutare”, attivo sulla piattaforma Idea Ginger e sostenuto da La Bcc Ravennate, Forlivese e Imolese. E’ stato raggiunto e superato il primo obiettivo previsto: 6.000 euro, pari alla copertura di 1.000 pasti per persone e famiglie in difficoltà che ogni giorno si rivolgono alla mensa del Centro di ascolto della Caritas diocesana di Faenza-Modigliana.

“Il risultato ottenuto – afferma don Emanuele Casadio, direttore della Caritas diocesana – è un segno concreto che la nostra comunità non resta indifferente. Ringraziamo davvero tutti: chi ha donato, chi ha condiviso il progetto, chi ha parlato di noi. Ogni pasto offerto non è solo cibo, ma cura, dignità e vicinanza”. Alla luce della risposta della cittadinanza, la Caritas ha deciso di rilanciare la campagna, fissando un nuovo obiettivo da raggiungere entro l’8 dicembre: 12.000 euro, equivalenti a 2.000 pasti complessivi. “La richiesta di aiuto continua a crescere – spiega don Casadio – e questo ci spinge a fare un passo in più. Possiamo farlo perché sappiamo di poter contare su una rete solidale capace di moltiplicare il bene. Ogni donazione è un seme che genera speranza”.

Come donare

Collegati al sito Idea Ginger e cerca il progetto “Ayoutaci ad aiutare” della Caritas di Faenza; oppure cliccando direttamente https://www.ideaginger.it/progetti/ayoutaci-ad-aiutare.html. E’ possibile scegliere l’importo da donare, completando la donazione con carta di credito, bonifico oppure paypal. La piattaforma garantisce trasparenza e sicurezza. Le donazioni saranno rendicontate pubblicamente e destinate esclusivamente al progetto. Su richiesta del donatore, la Fondazione Pro Solidarietate ETS può fornire la ricevuta per la deduzione/detrazione della donazione.

Le ricompense

Come da tradizione per le raccolte fondi promosse su Idea Ginger, per ogni cifra donata (che può spaziare dai 5 euro in su) sono previste varie ricompense legate al progetto. Tra queste, le presine da cucina realizzate in collaborazione con la sartoria solidale Dress Again, le magliette Caritas realizzate per l’occasione, il report “Povertà e Risorse”.

Per le aziende donatrici, inoltre, sono previste attività di volontariato d’impresa da svolgere all’interno del Centro di Ascolto diocesano. In questa seconda fase del progetto, la Caritas punta in modo particolare a coinvolgere aziende, associazioni ed enti del territorio, offrendo loro una ricompensa speciale pensata per unire solidarietà e formazione.

Per chi effettua una donazione di 1.000 euro, è prevista la possibilità di accedere ad “A scuola di volontariato!”, un’esperienza formativa ideata dalla Caritas e pensata come: percorso di team-building, momento di crescita sulle competenze relazionali, incontro concreto con il mondo del volontariato e della fragilità.

Il volontariato di impresa è una pratica di responsabilità sociale in cui le aziende incoraggiano i propri dipendenti a partecipare ad attività di volontariato durante l’orario di lavoro. Si genera quindi un impatto sociale positivo e si hanno benefici reciproci, tra cui per i dipendenti dell’azienda l’opportunità di sviluppare nuove competenze relazionali e professionali, rafforzare il senso di squadra e di appartenenza. 

“Sul volontariato e sul fare squadra nello spendersi per gli altri – spiega la Caritas nel progetto – abbiamo qualcosa da dire. È un’occasione per conoscere da vicino il valore della solidarietà e per farlo insieme, come gruppo e come comunità aziendale”. Una ricompensa che offre un doppio beneficio: sostenere chi ha bisogno e, allo stesso tempo, far crescere le persone e le realtà che scelgono di donare.




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