Friuli Venezia Giulia

Callari, servono azioni per una transizione digitale inclusiva

19.11.2025 – 16.20 – “Mentre la tecnologia avanza speditamente, molte persone faticano a tenere il passo di questo progresso e rischiano di rimanere ai margini della società. Tra le fasce più penalizzate troviamo non solo gli anziani, ma anche chi vive in aree periferiche e spesso ha meno possibilità di accedere ai servizi digitali rispetto alla popolazione dei grandi centri. Incontri come questo sono importanti per condividere le azioni da mettere in campo per rendere la transizione digitale realmente alla portata di tutti”.
È l’analisi dell’assessore regionale ai Sistemi informativi Sebastiano Callari, intervenuto questa mattina a Udine nella sede della Camera di commercio all’incontro “Cittadini, tecnologia e partecipazione: ricostruire il dialogo nell’era digitale”.

Nel portare i saluti istituzionali assieme al presidente dell’ente camerale Giovanni Da Pozzo e all’amministratore unico di Insiel Diego Antonini, Callari ha rilevato come “siamo in una fase di cambiamento profondo: la trasformazione digitale sta ridefinendo il modo in cui le istituzioni dialogano con i cittadini, erogano servizi e costruiscono fiducia. È un momento in cui la Pubblica amministrazione deve interrogarsi seriamente su come governare questi processi” ha proseguito l’assessore, “valorizzando le opportunità offerte dalle tecnologie ma anche affrontando con responsabilità i nuovi rischi che ne derivano”.

L’assessore ha inoltre sostenuto come la cattiva informazione generata da un utilizzo poco consapevole dei social network possa portare a vivere in una dimensione distorta e distante dalla realtà. “In questo scenario si inserisce la Legge 69/2025” ha spiegato Callari, “che introduce ufficialmente la figura del Social media manager all’interno delle amministrazioni pubbliche italiane. Una figura strategica, capace di comunicare con un linguaggio semplice e accessibile, spiegando decisioni e norme senza ricorrere al burocratese. L’obiettivo è rafforzare la trasparenza, costruire un rapporto autentico di vicinanza con le persone e promuovere una partecipazione consapevole e responsabile alla vita democratica”.

Nel corso del convegno sono stati portati i contributi di numerosi esperti del mondo accademico, in rappresentanza del Laboratorio di ricerca sui nuovi media dell’Università di Udine, del Dipartimento di informatica dell’Università di Torino (cofondatrice della Società italiana per l’etica dell’intelligenza artificiale) e dell’Istituto universitario salesiano di Venezia.

[c.s.] [m.m.]




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