Cubzoa – Unfold In The Sky
Jack Wolter dei Penelope Isles torna a pubblicare musica in chiave solista con il progetto Cubzoa che in realtà è precedente alla band poi fondata con la sorella Lily e autrice di due ottimi album, l’esordio “Until The Tide Creeps In” e “Which Way To Be Happy“.

I primi EP a nome Cubzoa risalgono al 2014 / 2015 ed è proprio grazie a “Chlorine” (traccia rielaborata e poi inclusa proprio in “Until The Tide Creeps In”) “Aubergine” e “Throw Your Arms Around Me” che Wolter ha iniziato una carriera poi continuata con i Penelope Isles e CMAT.
“Unfold In The Sky” raccoglie undici brani nati in periodi diversi e vede la partecipazione di Anna B Savage, il mix di Graham Walsh degli Holy Fuck e Katie Tavini al mastering. Archi (affidati a Holly Carpenter) i fiati di Marcus Hamblett, elettronica, influenze folk creano cambi di ritmo e atmosfere ora frenetiche ora sognanti come quelle dell’Isola di Man, della Cornovaglia e di Brighton dove l’album ha preso forma ed è stato completato.
I sintetizzatori vintage presi in prestito dai Toydrum e dai fratelli Hartnoll degli Orbital infondono nuova vita a un disco nato come esperimento bedroom pop per poi acquistare eleganza, quella di “In 2 Worlds”, “Buckle Up”, “Lost In You”. La malinconia di “MidAirCollider” con la voce di Lily e “I Dreamed A Beach” è ben bilanciata dell’elettro pop di “Barcelona” e “Dance With Me”.
Cubzoa resta un side project per Wolter ma di quelli raffinati come dimostrano le melodie di “Choke” con Nanna Schannong dei Lowly, “Turtle”, “Chewin’ On My Lips” e la title track in chiusura. “Unfold In The Sky” permette di esplorare un sound diverso da quello dei Penelope Isles, variamente ispirato da Tortoise, Tame Impala, Radiohead in quarantadue minuti di musica matura, eclettica e accattivante.
Source link




