i segreti più strani e affascinanti che (forse) non hai mai visto
Red Dead Redemption 2 è un gioco che si rigioca non solo per la sua magnificenza, ma soprattutto per quei piccoli segreti nascosti che spuntano quando il mondo decide di essere strano, inquietante o semplicemente poetico. Tra i più affascinanti ce ne sono tre.
L’avvistamento UFO
Il primo mistero porta a una capanna a nord di Emerald Ranch, lo shack del culto di Hani’s Bethel. Dentro si trovano solo cadaveri e un sermone nel caminetto, che invita a “tornare di notte”.
Basta seguire l’indicazione per ritrovarsi immersi in una luce verde acida mentre un disco voltante sorvola la struttura. L’evento, però, funziona solo una volta. Infatti, per vivere al meglio l’esperienza bisogna rimanere dentro la casa, perché uscire troppo presto può far “saltare” lo spawn.
Ma non finisce qui. Per i più ostinati c’è la possibilità di vivere un secondo avvistamento. Questa volta in cima al Mount Shann, vicino al cerchio di pietre. Un duo di apparizioni che sembra fatto apposta per chi ama le cacce agli indizi e gli incontri del terzo tipo.
Il Treno Fantasma
Spostandosi più a sud, tra i binari immersi nella nebbia di Lemoyne, prende forma uno dei momenti più vicino al cinema dell’intero gioco: il Treno Fantasma. L’orario chiave è verso le tre del mattino, quando il cavallo inizia a innervosirsi e un convoglio spiritato attraversa i binari lasciando dietro di sé un silenzio irreale.
Una parentesi breve, ma evocativa che spinge molti fan a collegarla al Phantom Train di FF VI. Nei dintorni, una gola con un presunto relitto ferroviario alimenta la lettura più “ambientale” dell’evento, come se il paesaggio stesso avesse assorbito un ricordo tragico.
Il robot di Dragic
Il terzo segreto è il più malinconico. Dopo aver completato la missione “A Bright Bouncing Boy“, tornare al laboratorio di Marko Dragic significa imbattersi nel corpo senza vita dell’inventore. Una volta entrati nel laboratorio parte un piccola caccia al tesoro: recuperare la Eletric Lantern, seguire la scia di indizi e raggiungere una coma sopra la zona di Colter, dove il robot costruito da Dragic appare in una scena quasi rituale.
È un incontro che invoca quasi un tono gotico al gioco, con la creatura che sembra quasi pentito di aver ucciso il “padre”. Un finale al confine tra scienza e responsabilità che riesce a toccare le corde più delicate dell’animo umano.
Bonus: gorilla imbalsamato
Uno dei segreti più fighi ma anche strano è quello dello Stuffed Gorilla, un gorilla imbalsamato nascosto sotto un ponticello a est di Strawberry, in West Elizabeth.
Per trovarlo bisogna scendere nel letto asciutto del torrente e setacciare i detriti finché non spunta una cassa rotta che lo conteneva. Non c’è nessuna nota, nessuna spiegazione: solo un gorilla piazzato, perfetto per foto e selfie. Ed è proprio “l’inutilità” a renderlo affascinante.
Secondo una ricostruzione, sembra che il carico sia caduto da un carro in transito sul ponte, ma la comunità di RDR ha dato alla luce una teoria più interessante. Secondo i fan il gorilla apparteneva alla Taxidermist House di Mrs. Hobbs, la donna che commissiona Arthur nelle missione “A Better World, A New Friend”, ed è questo che lo rende ancora più bizzarro.
Tre segreti, più uno bonus. Modi diversi in cui Rockstar Games racconta senza parlare. Dettagli che continuano a circolare tra i giocatori dando la sensazione che il mondo di gioco abbia sempre qualcosa da sussurrare, anche dopo centinaia di ore giocate. È un po’ come se Rockstar Games ci avesse consegnato un gioco con un finale aperto, sempre pronto ad essere esplorato.
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