La molecola che fa sparire i capelli bianchi è realtà: scoperta pazzesca degli scienziati
Un nuovo precursore della melanina apre la strada a trattamenti capaci di riportare il colore naturale dei capelli.
Chi si trova tra le dita il primo capello bianco spesso lo vive come un segnale improvviso. In realtà, dietro quel filo che perde colore si muove un meccanismo biologico complesso, fatto di pigmenti, cellule specializzate e reazioni chimiche che rallentano con il tempo. Negli ultimi anni, però, diversi laboratori hanno iniziato a osservare il fenomeno da un’altra prospettiva, mettendo in discussione l’idea che l’ingrigimento sia qualcosa di irreversibile.
Una ricercatrice dell’Università di Harvard ha raccontato di conservare in un cassetto una ciocca dei suoi capelli bianchi comparsi durante un periodo particolarmente stressante: una curiosità personale che ha contribuito ad avviare studi più approfonditi sul rapporto tra stress cellulare e pigmentazione. Quel dettaglio, apparentemente minimo, ha ispirato gruppi internazionali a chiedersi se fosse davvero impossibile “riaccendere” il colore naturale.
Da questa domanda è nata una delle scoperte più sorprendenti degli ultimi anni: una molecola capace di riattivare il processo di pigmentazione dall’interno del capello, agendo là dove la melanina viene prodotta. È un cambio di paradigma che sposta l’attenzione dalle soluzioni cosmetiche temporanee ai meccanismi biologici più profondi.
Come una singola molecola può riportare colore ai capelli
La chiave di questo nuovo approccio è il DHI, una molecola che il follicolo produce durante la formazione della melanina. In condizioni normali è uno dei passaggi fondamentali per ottenere le tonalità scure dei capelli, ma con l’età la sua sintesi diventa irregolare. La ricerca ha mostrato che, quando i melanociti rallentano, il DHI può essere presente in forma non utilizzabile oppure distribuito in modo incoerente all’interno della fibra.
Gli scienziati hanno lavorato proprio su questo punto. Hanno osservato che, ristabilendo l’equilibrio di questa molecola o stimolandone la conversione corretta, la melanina torna a formarsi in modo più stabile. È un processo che avviene di nuovo alla radice, non in superficie, e per questo può dare un colore più naturale e meno soggetto a ricrescita evidente.

Come una singola molecola può riportare colore ai capelli – vvox.itEcco come funziona in pratica: il DHI, ossidandosi e polimerizzandosi, diventa eumelanina, il pigmento che caratterizza la maggior parte delle tonalità castane e nere. Se questo passaggio torna attivo, il capello che cresce riacquista parte del colore originario. Gli studi preliminari mostrano risultati particolarmente promettenti nei capelli non completamente bianchi, quelli in cui i melanociti non hanno smesso di lavorare del tutto.
Il motivo è semplice: la ripigmentazione può avvenire solo se il follicolo conserva ancora una minima capacità biologica. Quando questo accade, il cambiamento è graduale, armonioso e visivamente credibile, molto diverso dagli effetti bruschi delle tinte tradizionali.
La molecola che riattiva la melanina non è un trucco cosmetico, ma una strada scientifica che potrebbe riscrivere il modo in cui affrontiamo i capelli bianchi. È un campo ancora in evoluzione, che richiede verifiche e prudenza. Ma le basi biologiche sono solide e gli esperimenti aprono scenari impensabili fino a pochi anni fa. Per chi desidera mantenere la propria identità cromatica senza stressare la fibra, questa nuova frontiera rappresenta una possibilità reale, concreta e carica di potenziale.
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