Scuola, il sistema di corruzione e favori a Crotone: ai domiciliari un ex docente, sospensione per altre due
A una settimana dalle misure cautelari eseguite il 12 novembre nell’ambito dell’inchiesta che ha scoperchiato un sistema di minacce e favori nel settore scolastico e universitario a Crotone, gli inquirenti hanno dato esecuzione a una nuova ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di C.G., 64 anni, ex docente e dipendente del M.I.U.R., nonché socio di una s.r.l.s. con sede a Roma e figura di raccordo tra scuola e Università e-Campus.
L’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Crotone su richiesta della Procura, riguarda ipotesi di reato di corruzione, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, nell’ambito di un presunto sistema illecito legato a procedure concorsuali e attività scolastiche.
La rivelazione dei test T.F.A. sostegno
Secondo quanto emerso dalle indagini, C.G., insieme ad altri soggetti e con il coinvolgimento di un pubblico ufficiale ancora non identificato, avrebbe partecipato alla rivelazione anticipata delle risposte dei test preselettivi del concorso T.F.A. sostegno per le scuole secondarie di secondo grado, bandito dalla Link Campus University per l’anno accademico 2021-2022.
In cambio delle risposte segrete — poi fornite a numerosi candidati — sarebbero transitati pagamenti in denaro. A C.G. sarebbe stata promessa e in parte corrisposta una somma pari a 5.000 euro per la sua attività di mediazione. Tra gli altri presunti intermediari figurerebbero S.I., 69 anni, dirigente scolastica a Crotone, e C.E., 40 anni, responsabile del polo didattico e-Campus della città.
Sospese due docenti: falsi ideologici, truffe e pressioni sui commissari d’esame
Contestualmente, lo stesso provvedimento giudiziario ha disposto la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio e del pubblico servizio fino alla fine dell’anno scolastico 2025-2026 nei confronti di due docenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Pertini – Santoni di Crotone: A.F., 52 anni, collaboratrice del dirigente scolastico M.L., 64 anni, vicaria del dirigente scolastico.
Le accuse a carico delle due docenti
A.F. è ritenuta responsabile di: Concorso in falso ideologico in atti pubblici Concorso in truffa ai danni dell’amministrazione scolastica. Secondo gli investigatori, in qualità di membro della commissione esaminatrice per la selezione di 25 educatori professionali (progetto di sostegno ad alunni con disabilità), avrebbe: attestato falsamente la ricezione nei termini delle domande di partecipazione, quando nessuna candidatura era pervenuta alla data indicata nei verbali; dichiarato idonea una candidata con un punteggio mai realmente valutato, sulla base di un curriculum mendace, frutto di una concertazione con la dirigente scolastica S.I.; contribuito, mediante artifizi e raggiri, a far stipulare un contratto di educatore a una candidata non avente titolo; omesso controlli organizzativi tali da occultare l’assenza ingiustificata della figlia della dirigente scolastica, inducendo l’amministrazione a liquidare compensi indebiti per circa 3.376,44 euro.
Le accuse a carico di M.L. sono di concorso in falso ideologico, falso materiale e concussione. Le contestazioni riguardano: la redazione di un documento mendace che attestava la regolarità della domanda di un candidato agli esami integrativi per la maturità da geometra, nonostante fosse stata presentata fuori termine; pressioni e minacce verso i professori commissari, alle quali avrebbe riferito la volontà della dirigente S.I. di negare loro l’autorizzazione all’esercizio della libera professione nell’anno successivo, se non avessero assicurato la promozione del candidato “per forza”.
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