Aeroporto di Fiumicino, furto con cacciavite al Terminal 3: aggressore bloccato dalla Polaria
La scena si svolge nel cuore pulsante del Terminal 3, nella zona commerciale della Terrazza Roma. Un luogo affollato, scandito dal via vai dei passeggeri e dal rumore incessante dei trolley. È qui che, in pochi istanti, un semplice furto si trasforma in un momento di puro terrore.
Un uomo, dopo aver arraffato della merce dagli espositori di un negozio, viene scoperto. Invece di fuggire, reagisce con violenza: aggredisce un dipendente e brandisce un cacciavite, usandolo come un’arma. La sua corsa crea il panico tra chi si trova sulla sua traiettoria.
Gli agenti della Polaria, impegnati nel consueto pattugliamento dell’area, intervengono senza alcuna esitazione. Davanti a un soggetto fuori controllo, che risponde a pugni e calci, la loro gestione della crisi diventa un esempio di sangue freddo e professionalità.
Niente armi, nessuno sparo: solo tecniche di contenimento fisico, applicate con precisione chirurgica.
Gli agenti lo affrontano, lo immobilizzano e lo disarmano, riportando l’ordine in pochi secondi e dimostrando come addestramento ed esperienza possano essere più decisive di qualsiasi strumento coercitivo.
Una volta bloccato, l’uomo viene identificato: è un cittadino tunisino di 23 anni, già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali. Il cacciavite finisce sotto sequestro.
L’arrestato, dopo gli accertamenti di rito, viene trasferito in carcere su disposizione del Sostituto Procuratore di turno.
Una tempestività che ha evitato il peggio, proteggendo il personale aggredito e i tanti passeggeri che, in quel momento, affollavano il terminal. Un’azione rapida, pulita e soprattutto risolutiva.
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