Ambiente

ANSA/Di Ardea il miglior panettone del mondo, in finale 50 dolci – In breve

Una struttura “impeccabile” frutto
di una “lievitazione ben condotta”; un aroma “armonioso di
limone e vaniglia”, “delicato ma decisivo”; una “eccellente
qualità di canditi”, in quantità giusta e ben distribuiti: il
miglior panettone classico del mondo è di Ardea, in provincia di
Roma, e lo ha realizzato – secondo il disciplinare italiano – il
pasticcere Vincenzo Guiderone. A lui è andato il titolo di
campione del mondo nella finale del campionato che si è tenuta a
Napoli dove si sono scontrati i 50 dolci finalisti, provenienti
dall’Italia ma anche dalla Spagna, dalla Francia e dal Giappone,
che sono stati divisi in varie categorie: oltre a quello
classico, premi sono andati al panettone più innovativo, a
quello salato e al miglior pandoro del mondo.

   
Il podio nella categoria classico, neanche a dirlo, è tutto
italiano, anche se sia in questa classifica sia nelle altre non
c’è sul podio un pasticcere di Milano, patria del dolce
natalizio per antonomasia. Un solo lombardo è stato premiato,
Roberto Moreschi di Chiavenna, in provincia di Sondrio, che è
terzo nella categoria classica, preceduto da Michele Pirro, di
San Marco in Lamis, nel foggiano.
Anche il premio di miglior panettone innovativo al mondo se
lo aggiudica un pasticcere laziale: è Francesco Ricci di Sezze
Scalo, in provincia di Latina. Il suo dolce, ha decretato la
giuria, propone un impasto, “arricchito da mosto fermentato
pastorizzato, miele di visciole e da una ganache al cioccolato
fondente alla cannella” che ha stupito tutti. Ad Antonio
Chiumiento di Eboli, in provincia di Salerno, va invece il
premio per il miglior panettone salato: l’ha realizzato con
formaggio, cipolla caramellata, verdure e salumi. E il miglior
pandoro del mondo? É piemontese: lo ha fatto Daniele Mascia, un
pasticcere di Omegna, che ha vinto per “la perfetta forma
estetica e la straordinaria morbidezza” del suo dolce.

   
La finale si è svolta a ‘Gustus’, il Salone professionale
dell’agroalimentare, enogastronomia e tecnologia che si è
concluso alla mostra d’Oltremare, ed è stato organizzato dalla
Federazione internazionale pasticceria, gelateria e
cioccolateria (Fipgc). Otto le nazioni che inizialmente si sono
sfidate a colpi di fruste, canditi e a soffici consistenze, ma
solo in quattro sono arrivate in finnale. “Siamo contenti quando
ci sono vincitori italiani – ha commentato il presidente della
Fipgc Matteo Cutolo – è importante che sia il made in Italy ad
andare all’estero. Devo però dire che anche i giapponesi si sono
distinti, essendosi classificati nei primi 5 nel “salato” e tra
i primi 10 nell’ “innovativo”.

   

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