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Sinner alle Atp Finals è imbattibile anche per Alcaraz

In due anni, 20 set vinti e zero persi. Definizione di imbattibile. Carlos Alcaraz chiude l’anno da numero 1 del mondo, ma l’ultimo trofeo della stagione se lo prende Jannik Sinner. Si erano divisi equamente gli Slam, l’azzurro vince lo spareggio delle Atp Finals 2025 e si regala il finale più bello di una stagione complicata. Stroncata dai tre mesi di stop per il caso Clostebol, ripresa con due sconfitte pesantissime a Roma e al Roland Garros, rinata dopo la storica vittoria a Wimbledon. Un 2025 durante il quale, tranne il successo sull’erba, Sinner aveva perso 4 volte contro Alcaraz, l’ultima agli Us Open. Per qualcuno, lo spagnolo era diventato un tabù. Oggi l’altoatesino ha dimostrato che invece è in grado di vincere anche contro il numero 1 del mondo. Si è confermato imbattibile sul cemento indoor, in particolare a Torino.

Il 7-6 7-5 in due ore e quattro minuti racconta ovviamente che è stata una battaglia. Ma alla fine Sinner per il secondo anno consecutivo vince le Atp Finals senza perdere nemmeno un set. Prima di lui ci era riuscito solo a Ivan Lendl. In molti credevano che Alcaraz avrebbe quanto meno scalfito le certezze di Sinner, portandolo al terzo set. Invece l’altoatesino è alla decima vittoria nelle ultime dieci partite a Torino: 20 set vinti, zero persi. Nemmeno approfittando di un servizio ballerino – nel secondo set Sinner ha messo in campo meno di una prima su due (47%) – Alcaraz è riuscito a vincere un set e allungare la finale.

Sinner sul cemento indoor ha una striscia aperta di 31 successi consecutivi. Che alla fine ha pesato di più dei precedenti negativi contro Alcaraz (il nuovo score dice 10 a 6 per lo spagnolo). La verità è che ogni partita tra di loro si decide su alcuni dettagli e sul cemento indoor questi piccoli particolari pendono tutti dalla parte di Sinner. Che gioca troppo preciso, troppo profondo, troppo costante per permettere ad Alcaraz di assestare quei colpi micidiali che, contro gli altri avversari, lo avevano fatto sembrare incontenibile.

Sinner ha dimostrato che su questa superficie (come sull’erba, dove i precedenti sono due a zero per l’azzurro) è lui il più forte al mondo. Perfino con un piccolo divario, se è riuscito a vincere anche senza avere dalla sua l’aiuto del servizio. Ha avuto però dalla sua l’aiuto del pubblico: in nessun altro campo da tennis del mondo il sostegno a Sinner è così forte e sbilanciato. Un peso lo ha avuto, nel tirare fuori l’azzurro dalle situazioni difficile e nel farlo rendere al meglio nei momenti cruciali: il tie-break e le uniche due palle break (la seconda era il Championship point), tutte vinte.

D’altronde, ci sono altri numeri a dimostrare che il Sinner di Torino è la versione migliore che si possa immaginare. Con questo successo, diventa il giocatore più giovane a vincere per due volte di fila le Atp Finals dal back to back di un 23enne Roger Federer. Inoltre, diventa il tennista con il miglior record di sempre alle Finals: 15 vittorie a fronte di appena due sconfitte. Superato anche Ilie Nastase. Per finire, a Torino Sinner ha alzato al cielo il 24esimo titolo della sua carriera. Eguagliando chi? Proprio Alcaraz. In attesa del prossimo duello, della prossima finale. Questa l’ha vinta meritatamente Sinner, che ha chiuso il cerchio di un 2025 in cui è caduto e rinato almeno tre volte.


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