da Al Gatto Verde di Jessica Rosval al Pescatore di Nadia Santini. La lista (e i premi speciali)
Se dici Italia dici buona cucina. L’enogastronomia nostrana è tra le eccellenze riconosciute in tutto il mondo e che, un po’ come la nazionale di calcio, ha la capacità di mettere d’accordo un intero Paese. Da quasi 50 anni c’è chi si impegna a raccontare con dedizione quella che da più parti viene considerata “l’ottava arte”. Sono “Le Guide de L’Espresso”, giunte alla 46° edizione e che non hanno alcuna intenzione di abdicare alla loro funzione di punto di riferimento non solo per gli esperti, ma anche per gli amanti della buona cucina e delle specialità vinicole italiane. Una vera e propria bussola la cui autorevolezza non viene scalfita nemmeno dall’evoluzione del concetto di guida, che oggi sempre più ha i contorni di un reel sui social con le dritte degli influencer. Al mondo digital, però, inevitabilmente bisogna guardare, ed ecco che “Le Guide de L’Espresso” – “I 1000 Ristoranti d’Italia” e “I 1000 Vini d’Italia” – sono disponibili pure in una nuova app progettata per rendere le eccellenze enogastronomiche facilmente fruibili da chiunque, ovunque, con contenuti immediati e sempre aggiornati.
I premiati dell’edizione 2026
21 i ristoranti che quest’anno hanno ottenuto il massimo riconoscimento dei 5 cappelli. Tra questi ben 3 sono guidati da chef donne: Antonia Klugmann (L’Argine a Vencò), Jessica Rosval (Al Gatto Verde) e Nadia Santini (Dal Pescatore). 6 sono invece i ristoranti che possono fregiarsi di aver raggiunto il punteggio massimo di 20/20: Osteria Francescana di Massimo Bottura, Cracco di Carlo Cracco, Reale di Niko Romito, Duomo di Ciccio Sultano e, per la prima volta, anche Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo e Madonnina del Pescatore di Moreno Cedroni. Per quel che riguarda i vini, 7 le cantine che hanno ricevuto il “110 cum laude”, il voto più alto conferito dalla Guida: Alta Mora, Castello di Ama, Elvio Cogno, Ferrari Trento, Giovanni Rosso, Podere Forte e Tenuta Sette Ponti.
C’è spazio pure per premi speciali, pensati per valorizzare talenti capaci di imprimere direzioni inedite alla cucina e al vino italiani. Tra questi, il premio come Miglior Giovane è di Luca Adobati (Casa Romano) e il premio Miglior Outsider, riconoscimento introdotto quest’anno, va ad Alberto Gipponi (Dina). Per i vini, il titolo di Miglior Vino Spumante spetta a Ferrari Trento di Matteo Lunelli, e il premio per il Miglior Produttore Under 40 è conferito a Casanova di Neri.
Come è stata realizzata l’edizione 2026 de “Le Guide”
Dietro all’edizione 2026 de “Le Guide”, che si confermano una cartina tornasole per osservare e interpretare i cambiamenti del Paese attraverso la sua tavola, c’è un lavoro che racconta la dimensione di un intero anno di reportage itinerante. A parlare sono i numeri: 60mila i chilometri percorsi da Luca Gardini, curatore de “Le Guide”, e dagli ispettori per degustare in tutte le regioni dello stivale 1500 vini, visitare 1200 ristoranti e assaggiare oltre 5000 piatti. “Raccontare l’Italia del gusto significa raccontare chi siamo, attraverso tavole e calici che esprimono ogni giorno la nostra identità” fa sapere Gardini. “Le Guide de L’Espresso valorizzano chi, con talento e passione, trasforma il cibo e il vino in esperienze autentiche, offrendo al lettore una bussola sicura nel panorama enogastronomico italiano”.
Source link



