Renault-Nissan, colloqui per rilanciare l’alleanza. “La staffetta De Meo-Provost ha cambiato tutto”
Renault e Nissan hanno riaperto il dialogo per rilanciare la loro alleanza storica dopo che entrambi i gruppi hanno cambiato la guida aziendale. L’uscita di Luca de Meo da Renault e l’arrivo del nuovo CEO François Provost hanno creato l’occasione per rivedere i rapporti con Nissan e valutare una cooperazione più efficace.
Lo sostiene in Financial Times, secondo cui il nuovo contesto manageriale – e la stessa crisi finanziara del gruppo nipponico – hanno “riaperto la porta” a una possibile revisione dell’alleanza, in un momento in cui entrambe le case devono affrontare forti pressioni competitive e investimenti elevati nella transizione elettrica. In sostanza, le due aziende stanno esplorando se e come dare nuovo slancio a una partnership che negli ultimi anni aveva perso vigore.
L’alleanza franco-nipponica dura da 26 anni: una partnership spesso tumultuosa. Secondo fonti vicine a alle parti che stanno dialogando, i rapporti si erano inaspriti in particolare dopo l’arresto dell’allora presidente del gruppo d’Oltralpe, Carlos Ghosn, avvenuto nel 2018. Tanto che De Meo aveva auspicato la cessione delle partecipazioni di Renault in Nissan. Ora l’uscita di scena del manager italiano, passato al gruppo Kering, ha portato le parti ad intraprendere colloqui per rilanciare l’accordo.

I colloqui rappresentano l’ultimo capitolo di una partnership comunque volatile, in seguito a una ristrutturazione dell’alleanza nel 2023, in base alla quale Renault ha accettato di ridurre gradualmente la sua partecipazione in Nissan, un tempo pari al 43%, al 10%.
Secondo le fonti di FT, De Meo avrebbe voluto reinvestire i proventi derivanti dalla cessione della partecipazione in Nissan da parte di Renault per sostenere la crescita della casa automobilistica francese. Il gruppo francese detiene quasi il 36% di Nissan, inclusa una quota del 18,7% in un trust francese che intende cedere. I suoi diritti di voto sono limitati al 15%. La vendita è stata però complicata dal calo del prezzo delle azioni Nissan e dal forte premio richiesto da De Meo per la vendita delle azioni. Renault è stata costretta a svalutare 9,5 miliardi di euro della sua partecipazione in Nissan all’inizio di quest’anno. Il prezzo delle azioni Nissan è crollato del 25% nell’ultimo anno a causa di una drastica ristrutturazione che ha comportato la chiusura di diversi stabilimenti e il taglio di 20.000 posti di lavoro.
Ora però il nuovo ceo François Provost semmbra intenzionato a rivalutare l’alleanza e i suoi vantaggi. In un evento che si è tenuto questo mese a Parigi, Provost ha affermato che le partnership rappresentano un rimedio fondamentale alle dimensioni ridotte di Renault rispetto ad altre case automobilistiche europee come Stellantis o Mercedes-Benz.

“Vent’anni con Nissan ci hanno insegnato… che abbiamo la capacità non solo di negoziare partnership, ma soprattutto di gestirle a vantaggio di Renault. È così che affrontiamo il tema della scalabilità”, ha spiegato il manager.
Un portavoce di Renault ha affermato che Provost, che nel suo precedente ruolo era responsabile delle partnership tra la casa francese e gli altri gruppi, fosse solito confrontarsi regolarmente, con il nuovo ad di Nissan, Ivan Espinosa, su come le due aziende potessero sostenersi a vicenda. Provost, tra l’altro, nell’ultimo mese ha annunciato l’espansione della sua cooperazione con i cinesi di Geely in Brasile. Tutti segnali che sembrano favorire il cambio di rotta. “È un uomo da partnership”, dicono di lui i bene informati.
All’inizio di quest’anno, Renault ha annunciato l’intenzione di acquisire il pieno controllo della sua joint venture in India con Nissan, aiutando il partner giapponese a raccogliere capitali e rafforzando al contempo la presenza del gruppo francese in un mercato chiave. Nissan continuerà a produrre nello stabilimento.
Nel frattempo, il gruppo giapponese sta costruendo la propria versione della Twingo completamente elettrica di Renault, utilizzando la piattaforma dell’azienda francese, presso il suo stabilimento di Douai, nel nord della Francia. I due gruppi hanno anche un’alleanza con Mitsubishi Motors. Altri “progetti strategici di alto valore” tra i due gruppi sono stati avviati, secondo la stessa Nissan,
Un’altra persona a conoscenza delle trattative ha affermato che saranno annunciati altri progetti tra Nissan e Renault. Con le prestazioni di Nissan sotto pressione, l’azienda sta anche cercando maggiori opportunità per produrre congiuntamente i suoi veicoli con diversi partner.

“L’alleanza è un pilastro fondamentale della nostra attività”, ha affermato Nissan, aggiungendo che i due gruppi stanno lavorando a “diversi progetti strategici di alto valore”.
Renault ha anche cambiato i suoi rappresentanti nel consiglio di amministrazione di Nissan, con le dimissioni del presidente del gruppo francese Jean-Dominique Senard ad aprile, e l’inserimento di nuovi membri del consiglio incaricati di supportare il risanamento finanziario di Nissan. Secondo Ft, è ancora troppo presto per delineare progetti specifici, ma quello che sembra potersi desumer è che Renault possa e intenda beneficiare in primis della presenza geografica di Nissan in paesi come gli Stati Uniti, dove il gruppo francese non è presente. In un’intervista al quotidiano Nikkei, Espinosa ha affermato di avere in discussione lo sviluppo congiunto di prodotti con Honda negli Stati Uniti, nonostante il fallimento dei colloqui di fusione all’inizio di quest’anno.
Il gruppo francese aveva respinto una proposta di fusione tra Honda e Nissan all’inizio dell’anno, in parte perché “non includeva alcun premio”. “Non stiamo parlando di ricostituire le quote di capitale, ma ci sono molti modi in cui potremmo collaborare ulteriormente”, ha detto a FT un “importante insider” di Nissan.
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