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Atp Finals. Sinner contro Alcaraz, a Torino il nuovo capitolo di una storia infinita – Torino Oggi


Dopo Roland Garros, Wimbledon e US Open ecco le Nitto Atp Finals. Non poteva che essere Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz la finale del torneo dei ‘Maestri’. I due dominatori della scena tennistica mondiale giocano un altro sport, rispetto alla concorrenza. Forse solo un grande Novak Djokovic avrebbe potuto mettere in discussione l’approdo all’ultimo atto di uno dei due, ma il serbo ha disertato Torino (favorendo il ripescaggio del nostro Lorenzo Musetti) ed era quanto meno improbabile, se non impossibile, che in semifinale uno tra Alex De Minaur e Felix Auger-Aliassime potesse confezionare la sorpresa.

Il nuovo capitolo di una storia infinita

Dalle ore 18 in un’Inalpi Arena da tutto esaurito andrà in scena l’ennesima puntata di una storia infinita, come lo sono stati i confronti tra McEnroe e Borg, tra Edberg e Becker, tra Sampras e Agassi, per arrivare al recente passato e ai duelli epici tra Roger Federer e Rafael Nadal. Lo svizzero e lo spagnolo, però, ad un certo punto hanno trovato sulla loro strada un certo Djokovic, mentre adesso all’orizzonte non si vede neppure l’ombra di un giocatore in grado di inserirsi tra Sinner e Alcaraz. La classifica di fine 2025 parla chiaro: il terzo, Sasha Zverev, non arriva a 5000 punti, meno della metà dei due alieni del tennis moderno.

Inutile stare a rinvangare i precedenti tra Jannik e Carlos (che vedono avanti lo spagnolo, ndr), intanto perché ogni partita fa storia a sé e poi perché il conteggio ufficiale non considera le due vittorie dell’azzurro nel torneo esibizione di Riad, che però mette in palio un montepremi di 6 milioni di dollari. Difficile quindi pensare che i due abbiano affrontato quell’appuntamento come una sorta di allenamento tra un Masters 1000 ed un altro, ma troppo facile considerare oggi favorito Sinner perché si gioca a Torino. Il fattore campo a questi livelli non conta, piuttosto la lunga striscia vincente dell’azzurro sulle superfici indoor lo fa partire forse lievemente avvantaggiato.

Perché può vincere Alcaraz

Alcaraz, però, ha dato la sensazione di essere cresciuto durante il corso del torneo: contro De Minaur era stato graziato nel primo set, poi contro Fritz si è trovato a lungo a rincorrere, ma da lì in avanti lo spagnolo ha sempre giocato meglio. L’erede di Nadal sa fare punto da ogni angolo del campo, ha nel suo bagaglio la capacità di fare recuperi incredibili in difesa, impossibili per tutti gli altri, oltre ed essere quello che gioca meglio a rete. Sono queste le armi con cui è in grado di fare male a Sinner.

Cosa serve a Sinner per farcela

Il nostro campione, per prevalere, avrà bisogno di un’alta percentuale al servizio, come gli è successo quasi sempre durante le Atp Finals (e, dopo il primo set, nella finale di Wimbledon), ma non a New York, all’Open degli Stati Uniti. Sinner dovrà limitare gli errori ed essere molto cinico: contro De Minaur solo all’ottava palla break ha saputo togliere la battuta al rivale, difficile che Alcaraz gli regali tante opportunità. 

Una cosa è certa fin da adesso: il pubblico, sia quello dell’Inalpi Arena che i milioni che guarderanno la finale davanti alla tv, assisterà ad un grande spettacolo. Perché Alcaraz (il numero uno del mondo) e Sinner (il campione in carica) oggi sono il tennis.




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