Marche

«Papà aiutami, sono stato derubato». L’sms è una trappola, spariscono 2mila euro

ANCONA Un sms trappola per sfilare i soldi alla vittima di turno. Il 5 giugno del 2024 il bluff telematico era stato architettato nei confronti di un 70enne anconetano, indotto dal truffatore a versare quasi 2mila euro su una carta prepagata. Quei soldi, gli era stato fatto credere, sarebbero serviti a far acquistare al figlio (appena derubato) un nuovo telefono.

In aula

A un anno e mezzo di distanza dai fatti, per il presunto truffatore – un 50enne di Forlì – è stata disposta la prosecuzione del giudizio nel corso dell’udienza predibattimentale. L’uomo, con precedenti specifici, dovrà affrontare il processo a partire dal 13 febbraio 2026, davanti al giudice Pietro Renna. Il 70enne truffato si è costituito parte civile con l’avvocato Arianna Benni. In totale, ha perso 1.800 euro. Soldi finiti, stando alla ricostruzione accusatoria, proprio nella prepagata intestata all’imputato e rimpolpata da due differenti ricariche.

Stando a quanto ricostruito, quel giorno al 70enne era arrivato un messaggio sul cellulare da un numero sconosciuto. Il mittente pareva essere il figlio. «Papà aiutami, mi hanno rubato il cellulare. Ora sono in un negozio per comprarne uno nuovo, ti prego mandami dei soldi». L’interlocutore aveva fatto credere alla vittima che il messaggio appena inviato su Whatsapp era partito dal cellulare del venditore del negozio di telefonia dove si trovava il figlio.

Le transazioni

L’uomo aveva seguito passo passo le indicazioni, facendo due ricariche alla carta che il figlio gli aveva indicato e che non era intestata a lui. Una prima operazione aveva portato al transazione di quasi mille euro, la seconda di 850. Soldi che sarebbero finiti nelle mani del 50enne. Almeno questa è l’accusa formulata dalla procura. L’anconetano si era accorto del bluff quando ormai era troppo tardi. Aveva chiamato al cellulare che, in teoria, sarebbe dovuto essere nel bottino del ladro. Aveva risposto il figlio: «Papà, sono al lavoro, sto bene». Giù il sipario sulla truffa.




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »