Alta tensione in Venezuela: “Attacco Usa imminente”. La Nobel Machado: “Esercito disobbedisca agli ordini”
Cresce la tensione politica e militare in Venezuela, mentre la leader dell’opposizione Maria Corina Machado lancia un appello diretto alle Forze Armate e, parallelamente, il governo di Nicolas Maduro rafforza la mobilitazione delle milizie civili. Machado, figura di riferimento dell’antichavismo e Premio Nobel per la Pace, ha invitato “gli uomini che obbediscono agli ordini infami” del presidente Maduro a deporre le armi e a disobbedire al governo. “Il momento decisivo è imminente”, ha dichiarato in un messaggio diffuso sui social, facendo eco alla crescente pressione internazionale sul regime di Caracas.
La risposta del governo non si è fatta attendere. Il ministro dell’Interno Diosdado Cabello, considerato uno dei più influenti alleati di Maduro, ha esortato le milizie civili ad essere pronte a intervenire “in qualsiasi momento”. Intervenendo durante il giuramento di un reparto dei Comitati di Base Bolivariani (Cbbi), Cabello ha affermato che un’aggressione militare statunitense “può avvenire in qualsiasi momento”, invitando le strutture paramilitari chaviste alla massima vigilanza.
Gli analisti sottolineano che, sebbene un’invasione totale da parte USA resti improbabile, la mobilitazione americana — che comprende portaerei, sottomarini e forze speciali — e l’azione militare venezuelana, con ampie esercitazioni della milizia popolare, creano un cocktail di instabilità.
In questo scenario, Machado punta a canalizzare la pressione internazionale e lo scontento interno attorno a una transizione pacifica, mentre Maduro e il suo governo rialzano il sipario della difesa nazionale, chiedendo una mobilitazione popolare e militare pronta a respingere ogni minaccia esterna.
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