Il gesto eroico di un carabiniere di Trebisacce a Ravenna
Minacciava i passanti a Ravenna brandendo un’ascia: fermato un uomo dal gesto eroico di un carabiniere di Trebisacce
Ha fermato un uomo che, brandendo un’ascia, ha minacciato i passanti, seminando il panico vicino ad un asilo di Ravenna. È di Trebisacce il carabiniere del cui gesto eroico hanno riferito e scritto le testate giornalistiche “Il Resto del Carlino” edizione di Ravenna, Ravenna 24 ore.it e di cui si è occupata, con un apposito servizio, la trasmissione Rai “Ore 14”. Le cronache riferiscono che il carabiniere L.C. (possiamo utilizzare solo le iniziali per ragioni di sicurezza, come suggerito dai suoi superiori), in forza al Comando Provinciale di Forlì, libero dal servizio, si trovava a Ravenna con la moglie ed il figlioletto di sei mesi per una passeggiata in centro.
L’INTERVENTO DEL CARABINIERE DI TREBISACCE A RAVENNA
Nei pressi di una scuola dell’infanzia, in via Patuelli, un uomo già noto alle forze dell’ordine per precedenti episodi di intolleranza, in evidente stato di alterazione, è uscito di casa brandendo un’ascia pronunciando frasi incomprensibili e minacce di morte. L’uomo R.G. di 53 anni ha provocato attimi di terrore nella zona minacciando passanti e residenti, tanto che maestre e bimbi della scuola dell’infanzia si sono barricati nelle aule. Resosi conto della grave minaccia, il carabiniere L.C. di Trebisacce non esitava ad intervenire cercando di bloccare l’omone alto 2 metri ed avendo con lui una colluttazione, a mani nude, anche violenta.
Infatti, durante lo scontro l’esagitato estraeva un coltello e feriva, per fortuna solo leggermente il carabiniere. Mentre era in atto la colluttazione, sul posto arrivava una volante della polizia di Stato che, anche con l’ausilio dello spray al peperoncino, riusciva ad immobilizzare l’energumeno. Oltre al carabiniere di Trebisacce che ha riportato lievi ferite, anche i due agenti di polizia sono rimasti contusi.
Arrestato, R.G. veniva portato in caserma e dichiarato in stato di fermo con le accuse di minacce aggravate, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Per la cronaca, come narrano le testate giornalistiche del posto, R.G. non è nuovo ad episodi del genere e in passato già denunciato per comportamenti minacciosi, tra cui uno diretto all’allora sindaco Michele de Pascale, oggi presidente della Regione Emilia Romagna. Il carabiniere di Trebisacce L.C. giovane sottufficiale dell’Arma di 29 anni, possiamo definirlo figlio d’arte e nel suo Dna sono presenti i geni del nonno, pilastro del Distaccamento Polstrada di Trebisacce ai suoi albori e del papà, comandante dei carabinieri forestale in alcune Stazioni dell’Alto Jonio cosentino e della Campania.
LE CONGRATULAZIONI PER IL GESTO EROICO
Il sottufficiale dell’Arma, L.C. ha incassato le congratulazioni per il gesto eroico, da parte di Fratelli d’Italia e in particolare del senatore Alberto Ferrero e della consigliera regionale Marta Farolfi. Inoltre è stato proposto per essere ricevuto al palazzo di città, a Ravenna, per il conferimento di un encomio solenne. Infine, il SIM Carabinieri (Sindacato Italiano Militari) ha espresso in una nota ufficiale e pubblica «il proprio orgoglio e plauso incondizionato al collega intervenuto prontamente, sebbene libero dal servizio, per tutelare l’incolumità pubblica. Il coraggio dimostrato dal collega, intervenuto senza esitazione e rischiando la propria incolumità per bloccare un uomo armato in un contesto adiacente ad una scuola, è l’esempio più alto del senso del dovere che anima l’Arma». Orgoglio e plauso che condividiamo a Trebisacce e in Calabria.
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