Contro l’islamizzazione del territorio regionale: le parole di Cisint
Una decina di giorni fa Anna Maria Cisint ci ha rilasciato una lunga intervista, in cui si è raccontata tra immigrazione, lavoro in Europa, ma anche lasciandosi andare su dettagli della sua vita privata come la scorta che condivide con lei la sua quotidianità. Parte rilevante dell’intervista è stata dedicata alla sua lotta all’islamizzazione del nostro territorio. Battaglia che sta conducendo non solo a suon di post sui social e attraverso il suo ruolo di europarlamentare, ma anche direttamente sul campo, in incontri sempre molto partecipati. L’ultimo in ordine cronologico è quello di venerdì 14 novembre a Udine, dal titolo “Come l’Islam vuole prendersi l’Italia e l’Europa”, che l’ex sindaca di Monfalcone ha condotto insieme a Silvia Sardone, vicesegretaria della Lega.
Mafia islamica, moschee “abusive” e tutte le battaglie di Cisint in Friuli Venezia Giulia
L’incontro
“Quartieri italiani ed europei islamizzati, carne Halal nelle scuole, indottrinamento nelle moschee, bambine costrette a indossare il velo integrale già a 13 anni e a sposarsi con uomini adulti molto più grandi, alla nascita di veri e propri partiti islamici. È così che l’Islam politico mira a mettere radici e a conquistare spazio in Italia e in Europa”, ha chiosato Cisint che, insieme a Sardone, ha commentato le video-testimonianze di una giovane donna musulmana arrivata fino a tentare il suicidio per scappare dalle imposizioni della famiglia.

Quello di Udine è stato anche il primo appuntamento pubblico — dopo la presentazione di mercoledì scorso a Roma — per raccontare, insieme anche al senatore Marco Dreosto, le nuove proposte normative in materia di immigrazione e sicurezza: dalla stretta sui ricongiungimenti familiari, al permesso di soggiorno a punti, fino alle modifiche riguardanti i minori non accompagnati, come il rafforzamento dei rimpatri volontari assistiti e l’accertamento dell’effettiva età del minore.
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