Marche

«Un’offertona per tv e cellulari, fidati». Inquilino beffa il proprietario di casa, spariti i soldi ad Altidona

ALTIDONA Tv e telefonini promessi e mai arrivati, una somma versata e mai restituita, bonifici simulati ma mai effettuati realmente. Si aprirà martedì prossimo al tribunale di Fermo il processo per truffa ai danni di due uomini, un siciliano di 44 anni, tornato a vivere nella sua terra d’origine ed un 31enne campano, residente ad Altidona.

Il raggiro

Insieme avrebbero organizzato una serie di raggiri e menzogne, scucendo una somma consistente ad un uomo di 65 anni, proprietario di un’abitazione ad Altidona.

Dopo mesi di tentativi di tornare in possesso delle somme versate e dopo aver ricevute scuse e rassicurazioni di ogni genere, l’uomo si è convinto di essere finito al centro di un disegno criminoso ed ha sporto denuncia ai carabinieri.

Assistito dall’avvocato Giacomo Galeota, si costituirà parte civile nell’udienza predibattimentale che ci sarà appunto martedì. Tutto inizia nell’estate del 2022, quando la vittima cede in affitto un appartamento al 44enne, che gli prospetta un ottimo affare. Spiega di dover andare a trovare proprio quel giorno un amico a Trento, che importa elettrodomestici da Taiwan e di potergli acquistare oggetti di qualità a un prezzo eccellente. Si fa consegnare così 950 euro in contanti con la promessa di riportargli una tv e 4 smartphone. Ma la trasferta in terra trentina salta all’ultimo minuto, così l’uomo assicura di poter ritirare presto la merce in un altro modo. Passa un mese, di telefoni e tv nessuna traccia. Il siciliano, non avendo più modo di ritirare la merce pattuita, chiede l’Iban dell’affittuario per fargli un bonifico, ma poi presenta una carta visibilmente contraffatta, millantando di aver restituito la somma.

La vittima inizia a sospettare, ma non è finita. Qualche settimana più tardi, si fa vivo su whatsapp il fantomatico amico di Trento, chiedendo altri 620 euro, più 80 di spedizione, perché l’ordine si è allargato a ben 3 tv e 8 telefoni, dice di aver ricevuto i 950 euro già pagati e di essere pronto a spedire la merce all’arrivo dei soldi. La vittima chiede chiarimenti, il 44enne lo tranquillizza: «Fagli il bonifico per favore, io ho 45mila euro in contanti, ti restituisco subito i soldi». L’uomo paga, i telefoni non arrivano, il venditore gli dice che la merce è in giacenza da un corriere e tenta anche di appioppargli un trattore usato a 700 euro.

Il mediatore

Nel frattempo il “mediatore” rimane in affitto senza pagare e il debito verso il proprietario, tra i soldi sborsati per merce mai arrivata, canoni e bollette sfiora i 4mila euro. Nessun problema, promette di pagare, ma poi millanta di aver sbagliato l’Iban e presenta una copia di accredito da 3.750 euro senza nome del beneficiario. Il 65enne, estenuato, dà una scadenza o promette di denunciare la coppia per truffa e a quel punto viene ammonito: “Se fai così i soldi non li vedi più, stai attento a come parli”. Poi la denuncia è arrivata veramente e con essa anche le indagini e ora il processo.




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