Basilicata

Potenza, c’è un’inchiesta su Telesca: Carabinieri in municipio

Inchiesta su Telesta, a Potenza carabinieri in municipio: acquisiti documenti  sulla tettoia del palazzo del sindaco e il concorso  per il comandante dei vigili. La Guardia di finanza preleva carte dalla sede dell’Arpab  per l’affidopoli lucana per le rivelazioni del Quotidiano nuovo fronte giudiziario aperto nel capoluogo.


POTENZA – Dopo le commesse affidate da Regione Basilicata, Arpab, Acquedotto lucano e Parco nazionale dell’Appennino alle associazioni fantasma, gli affari immobiliari del sindaco di Potenza Vincenzo Telesca. Raddoppiano le indagini della procura della Repubblica di Potenza sui casi più scottanti al centro delle  cronache e della contesa politica in Basilicata, e nel capoluogo in particolare.  Giovedì mattina, infatti, i carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale si sono presentati al Comune di Potenza con una corposa richiesta di acquisizione di atti. Meno di 24 ore prima di un’altra irruzione clamorosa compiuta ieri mattina dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria all’Agenzia regionale per l’ambiente.

POTENZA, CARABINIERI IN MUNICIPIO E SEQUESTRI ALL’ARAB E A PALAZZO CALVI 

Le Fiamme gialle hanno bussato nella sede dell’Arpab di via della Fisica per acquisire la documentazione relativa alle commesse affidate alle due organizzazioni non profit smascherate nelle scorse settimane dal Quotidiano. Stessa richiesta già avanzata, la scorsa settimana, al Dipartimento ambiente della Regione. Di tutt’altra origine, invece, l’acquisizione di atti compiuta dai militari dell’Arma nel municipio di Potenza. Qui infatti al centro dell’interesse degli inquirenti, almeno per ora, non c’è la commessa che ha dato il “la” all’inchiesta giornalistica sull “affidopoli lucana”. Con l’affidamento di 30mila euro di  lavori in una scuola affidata a una ditta non edile di amici degli amici del primo cittadino.

NEL MIRINO LA PERGOLA FOTOVOLTAICA

Tra i documenti richiesti dai carabinieri – in base a quanto il Quotidiano è riuscito a verificare –  ci sarebbero soprattutto le pratiche per la realizzazione della “pergola fotovoltaica” materializzatasi sul tetto dell’ex Palazzo Calvi, acquistato nel 2022 dalla moglie di Telesca, pochi giorni prima dell’elezione del marito come sindaco. Un caso sollevato dal «cronista di strada» Gianluigi Laguardia e già finito al centro di un accertamento della polizia municipale e di un’interrogazione consiliare della minoranza di centrodestra, convinta della necessità   di ridurre l’altezza della struttura da 3 metri a un metro e mezzo. Per contenerne l’impatto visivo che sovrasta il vicino tempietto di San Gerardo. 

LE ALTRE PRATICHE RICHIESTE

A settembre dell’anno scorso, rispondendo a quell’interrogazione, il compianto assessore all’urbanistica Enrico Torlo aveva sostenuto la regolarità della costruzione di strutture simili, per ospitare pannelli fotovoltaici, in deroga alla normativa urbanistica ordinaria. Tra gli atti richiesti dagli investigatori dell’Arma, quindi, vi sarebbe tutta la documentazione al riguardo. Poi ci sarebbero le pratiche seguite in Comune da uno dei tecnici che hanno assistito il primo cittadino nella ristrutturazione di Palazzo Calvi che è anche il marito di una neo-dirigente dell’amministrazione. Infine gli atti del concorso per il posto da comandante dei vigili bandito dalla vecchia amministrazione di centrodestra. 


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