La mail di Epstein sul 2017 usata per smentire Trump
Emergono nuovi dettagli dalle email di Jeffrey Epstein pubblicate dalla commissione vigilanza della Camera, mentre Donald Trump continua a parlare di «bufale» diffuse dai democratici. In uno dei messaggi, il finanziere pedofilo suicidatosi in carcere nel 2019 scrive di aver trascorso la Festa del Ringraziamento del 2017 con l’attuale (e anche allora) presidente americano, insieme ad altre persone. Sebbene vi siano scarse prove a sostegno di questa affermazione, se la circostanza riportata da vari media Usa si rivelasse vera, smentirebbe la versione del tycoon di aver interrotto i rapporti con Epstein nei primi anni duemila.
Durante uno scambio di email del 23 novembre 2017 sui piani per il Thanksgiving tra la manager di modelle Faith Kates e il miliardario, i due facevano riferimento a Trump. Lei chiese a Epstein
dove avrebbe trascorso la giornata, e lui rispose «eva», forse un riferimento alla sua ex fidanzata Eva Andersson-Dubin. Kates osservò che quindi «glenn» doveva essere lì, un probabile riferimento a Glenn Dubin, il marito di Andersson-Dubin. E poi aggiunse: «Chi altro c’è laggiù?». «David Fizel, Hanson, Trump», scrisse lui. I documenti ufficiali mostrano che The Donald ha passato il suo primo Thanksgiving da presidente in Florida, nella sua residenza di Mar-a-Lago, e alcune ore al Trump International Golf Club di West Palm Beach. La portavoce della Casa Bianca Abigail Jackson sottolinea con Newsweek che «queste email non provano letteralmente nulla» e il comandante in capo, da parte sua, accusa nuovamente i democratici di promuovere la «bufala Epstein». Quindi annuncia su Truth che chiederà «alla procuratrice generale Pam Bondi e al dipartimento di Giustizia, insieme ai nostri grandi patrioti dell’Fbi, di indagare sul coinvolgimento e la relazione di Epstein con Bill Clinton, Larry Summers, Reid Hoffman, J.P. Morgan Chase e molte altre persone e istituzioni, per determinare cosa stesse succedendo a loro e a lui». «Epstein era un democratico, ed è un problema dei democratici, non dei repubblicani! Chiedete a Clinton, Hoffman e Summers, loro sanno
tutto di lui, non perdete tempo con Trump. Ho un Paese da governare», prosegue, ribadendo che «questa è un’altra truffa Russia, con tutte le frecce che puntano verso i democratici. I documenti mostrano che questi uomini, e molti altri, hanno trascorso gran parte della loro vita con Epstein e sulla sua Isola». E la ministra della Giustizia Pam Bondi non si è fatta pregare e a tempo di record ha incaricato il procuratore di Manhattan Jay Clayton di indagare sull’ex presidente Bill Clinton e su altri nominati nelle email di Epstein.
Summers è stato segretario al Tesoro dal 1999 al 2001, sotto l’amministrazione Clinton, e direttore del Consiglio Economico Nazionale dal 2009 al 2010, con Barack Obama.
Dal 2001 al 2006 è stato invece presidente della Harvard University. Mentre Reid Hoffman è un imprenditore di Internet, investitore di venture capital, podcaster e autore di libri. Entrambi hanno coltivato a lungo rapporti con il finanziere.
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