Primi mastelli antibatterici in grafene consegnati all’ospedale di Atessa

Primi mastelli con proprietà antibatteriche e realizzati in grafene ricavato da rifiuti organici sono stati consegnati oggi, 14 novembre, al presidio sanitario territoriale (Pst) San Camillo De Lellis di Atessa. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Ecolan spa, Hygraner srl ed Eurosintex spa, unendo ricerca scientifica, innovazione industriale e applicazioni sanitarie.
Alla consegna hanno preso parte il presidente Massimo Ranieri e l’ingegnere Alessandro Pietrodarchi di Ecolan spa, il direttore sanitario dell’ospedale di Atessa Enrico Flocco, responsabile del Pst, il direttore sanitario aziendale Raffaele Di Nardo, Andrea Di Filippo di Hygraner srl, l’ingegnere Letizia Finamore di Ecolan spa, il consigliere regionale con delega all’Ambiente Nicola Campitelli, il consigliere regionale Vincenzo Menna, vice presidente della commissione sanità, il sindaco di Tornareccio Nicola Iannone e l’assessore all’ambiente del Comune di Atessa Giuseppe Masilli.
I mastelli sono stati sviluppati grazie alla Divisione ricerca e sviluppo di Ecolan, inaugurata ad agosto 2024 e dedicata alla sperimentazione di processi sostenibili e alla produzione di grafene da rifiuti organici. Il laboratorio ha permesso di trasformare materiali di scarto in un nanomateriale ad alto valore aggiunto, pronto per applicazioni industriali e sanitarie.
Il grafene conferisce ai mastelli proprietà antibatteriche e antivirali permanenti, rendendoli idonei per ambienti ad alto rischio come ospedali e laboratori. Il materiale agisce attraverso diversi meccanismi: danno fisico alle membrane cellulari dei batteri, stress ossidativo causato da specie reattive dell’ossigeno e inattivazione di virus, limitandone la capacità di infettare le cellule ospiti, con un’ulteriore capacità di adsorbire biomolecole e ridurre la proliferazione microbica.
La produzione di grafene di alta qualità è resa sostenibile grazie alla trasformazione dei rifiuti organici e agricoli, con conseguente riduzione dei rifiuti e creazione di un materiale avanzato a basso impatto ambientale. Il grafene prodotto trova applicazioni in diversi settori e contribuisce a promuovere l’innovazione industriale sul territorio abruzzese.
La ricerca in corso integra il grafene nel processo di digestione anaerobica dei rifiuti organici, con l’obiettivo di incrementare l’efficienza della produzione di biometano, migliorare la stabilità dei processi biologici attraverso il trasferimento elettronico diretto interspecifico (Diet) e massimizzare il recupero di energia e materiali, creando un vero ciclo virtuoso dei rifiuti e favorendo la transizione verso un’economia circolare.
La collaborazione tra le aziende coinvolte ha permesso di coniugare ricerca scientifica e produzione industriale: Ecolan spa ha sviluppato i processi di produzione del grafene e le metodologie sostenibili, Hygraner srl ha fornito le resine termoplastiche additivate con grafene e validato le proprietà antibatteriche dei mastelli, mentre Eurosintex spa ha curato lo stampaggio e la produzione industriale dei contenitori. I mastelli consegnati al Pst di Atessa rappresentano un banco di prova reale per soluzioni innovative in ambito sanitario, integrando innovazione, sicurezza e sostenibilità in un modello unico di ricerca applicata e economia circolare.
“Questa è una bellissima collaborazione con il nostro ospedale – ha dichiarato il direttore sanitario Flocco – Ringraziamo Ecolan per questa opportunità che ci è stata data e ci auguriamo che sia un punto di partenza e non un punto di arrivo. Iniziative come questa rafforzano la sicurezza dei nostri ambienti e migliorano la qualità dei servizi offerti ai cittadini”.
“La consegna di questi primi mastelli in grafene anticipa altri progetti innovativi sul territorio – ha aggiunto il presidente di Ecolan Ranieri – Tra i primi, i tratti di asfalto del nuovo impianto di compostaggio che sta per essere inaugurato a Cerratina, realizzati con bitume da riciclo/recupero additivato con grafene. Gli studi dimostrano la grande resistenza di questo materiale, a conferma del potenziale del grafene in applicazioni industriali e sostenibili”.
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