Calabria

Tanti cantieri in Calabria, ma pochi operai qualificati. La Cgil: subito un piano straordinario

I sindacati ne sono sempre più convinti, la Calabria “viaggia” verso un nuovo paradosso: il lavoro c’è (o ci sarà), manca la manodopera qualificata. Dopo la doppia inchiesta pubblicata dalla “Gazzetta”, ecco che sul tema interviene (anche) la Fillea Cgil rilanciando l’allarme: «Nei prossimi mesi serviranno operai specializzati, tecnici, ingegneri, saldatori, muratori, manovali, carpentieri, escavatoristi. E la Calabria non può permettersi di perdere questo treno per carenza di forza lavoro».
La ventata d’ossigeno dovrebbe arrivare dall’avvio di nuovi grandi cantieri infrastrutturali che «rappresenta un’opportunità senza precedenti – sottolinea la Cgil – per rilanciare il settore delle costruzioni, creare occupazione stabile e portare innovazione nei processi produttivi». L’attenzione è puntata soprattutto sulla Statale 106 con il terzo megalotto completo al 76%, l’imminente consegna di un altro lotto di 18 km, i lavori che partiranno nel 2026 fra Corigliano e Rossano, i tratti fra Catanzaro e Crotone. E poi c’è l’Alta Velocità ferroviaria (o quel poco finora concretizzato) con il raddoppio della galleria Santomarco.
L’articolo completo è disponibile sull’edizione cartacea e digitale


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