Trasforma in un inferno la vita della moglie: braccialetto elettronico per un 45enne violento | isNews
Un incubo durato 20 anni per la vittima a cui hanno messo fine i carabinieri. Le indagini, coordinate dalla Procura, hanno permesso di ottenere dal gip le misure cautelari
CAMPOBASSO. Venti anni di maltrattamenti. Minacce e aggressioni continue dovute anche all’abuso di alcol. A mettere fine all’incubo fatto di violenza e paura le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Campobasso che hanno consentito di far scattare le misure cautelari nei confronti di un 45enne residente in città, accusato di atti persecutori e lesioni persona aggravate nei confronti della moglie.
Le misure emesse dal gip, consistenti nell’allontanamento dalla casa familiare e nel divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai suoi congiunti, sono state applicate con l’uso del braccialetto elettronico.
Dalle indagini è emerso che le condotte aggressive e violente, si sono progressivamente aggravate. La situazione è culminata a fine ottobre, quando l’indagato, in evidente stato di ebbrezza, ha raggiunto la moglie – da cui era separato di fatto da circa due anni – in un’abitazione di campagna e, dopo aver sfondato la porta d’ingresso, l’ha aggredita fisicamente colpendola con pugni al volto.
Le attività investigative hanno consentito di ricostruire analiticamente le condotte vessatorie e violente, fornendo al g.i.p. i necessari elementi per disporre le misure cautelari, garantendo un controllo più stringente ed efficace a tutela delle vittime.
“Questo intervento – scrive in una nota il procuratore di Campobasso Nicola D’Angelo – si inserisce nelle linee guida promosse da questa Procura, volte ad accelerare l’acquisizione degli elementi di prova e ad eliminare il decorso del tempo che potrebbe, altrimenti, comportare un aggravamento delle conseguenze dannose o pericolose per le vittime di violenza domestica”.
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