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Raffreddore, influenza o Covid? I segnali che fanno la differenza e come curarsi al meglio

Con l’arrivo dell’inverno cresce la diffusione di virus respiratori: ecco come distinguere i sintomi e gestire le cure

Con l’avvicinarsi dell’inverno, il ritorno dei virus respiratori rappresenta una sfida importante per la salute pubblica, specialmente in un contesto in cui circolano contemporaneamente influenza, raffreddore e Covid-19.

Gli esperti italiani segnalano una stagione influenzale particolarmente intensa, accompagnata da un’ampia circolazione di virus respiratori, che richiede una attenta distinzione tra sintomi per una corretta gestione e prevenzione.

Sintomi a confronto: distinguere tra raffreddore, influenza e Covid-19

I virologi spiegano che la stagione influenzale 2025-2026 si presenta con una diffusione ampia, con un possibile coinvolgimento di circa 16 milioni di italiani. I ceppi predominanti sono le varianti A/H3N2 e B/Victoria, caratterizzate da una maggiore capacità di eludere il sistema immunitario, aumentando così il rischio di contagio soprattutto tra le categorie più fragili.

Raffreddore, influenza, Covid
Raffreddore, influenza, Covid Raffreddore, influenza o Covid? – (vvox.it)

L’influenza si manifesta con un esordio improvviso, caratterizzato da febbre alta superiore a 38 gradi, tosse, mal di gola, dolori muscolari e senso di affaticamento. Nei bambini e negli anziani la febbre può essere attenuata o assente, ma la rapidità con cui si sviluppano i sintomi e la durata di circa cinque giorni sono elementi chiave per riconoscerla.

Il raffreddore comune, invece, si presenta con sintomi più lievi e graduali, quali congestione nasale e tosse lieve, spesso accompagnati da disturbi gastrointestinali. Questi sintomi sono provocati prevalentemente dai rinovirus, che rappresentano il 30,8% dei casi rilevati in questa stagione.

Il Covid-19 mantiene la sua natura “camaleontica”, con un ventaglio di manifestazioni che vanno dalla semplice raucedine a forme respiratorie gravi. La diagnosi basata solo sui sintomi è complicata, soprattutto perché il virus continua a evolversi e a circolare in modo endemico. Gli esperti sottolineano l’importanza di effettuare un tampone in presenza di sintomi sospetti per identificare tempestivamente l’infezione da SARS-CoV-2 e valutare l’eventuale trattamento antivirale, come il Paxlovid, particolarmente indicato per i soggetti a rischio.

Per la gestione della febbre, il paracetamolo resta il farmaco di elezione. Per il raffreddore, si suggeriscono soluzioni saline o decongestionanti nasali, mentre per il mal di gola il miele è un rimedio naturale efficace. La tosse secca può essere trattata con sciroppi specifici; in caso di tosse produttiva con catarro denso e purulento, può essere indicata una terapia antibiotica, prescritta dal medico, per prevenire sovrainfezioni batteriche come la polmonite.

Nei pazienti fragili o con confermata infezione da virus influenzali o Covid-19, la somministrazione tempestiva di farmaci antivirali o monoclonali, entro i primi cinque giorni dall’insorgenza dei sintomi, può ridurre il rischio di evoluzione verso forme severe.

I dati provenienti dall’emisfero australe, da cui spesso si anticipano i trend influenzali, confermano una ripresa vigorosa dei virus respiratori già a partire da metà ottobre. Gli esperti sottolineano quindi l’importanza di mantenere alta la soglia di attenzione, soprattutto attraverso la vaccinazione antinfluenzale, che procede quest’anno con una partecipazione in crescita rispetto alle stagioni precedenti. In Lombardia e Lazio sono stati già segnalati i primi casi di influenza, con un’incidenza che varia secondo le fasce d’età, più alta tra i bambini piccoli (0-4 anni).

La vaccinazione rappresenta la principale strategia per proteggere sia gli individui sia la collettività, riducendo i casi gravi e il carico sugli ospedali. È raccomandata in particolare per gli anziani, le donne in gravidanza, i soggetti con patologie croniche e il personale sanitario. La campagna vaccinale anti-Covid continua parallelamente, con un invito forte rivolto a completare i cicli e a sottoporsi ai richiami consigliati, soprattutto per chi è a rischio.


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