Calabria

Calabria, insediato il nuovo Consiglio regionale: Salvatore Cirillo eletto presidente

Si è ufficialmente insediato il nuovo Consiglio regionale della Calabria, espressione del voto del 5 e 6 ottobre, aprendo una fase politica che si annuncia intensa tanto per la maggioranza di centrodestra quanto per le opposizioni. Come primo atto, l’Assemblea ha proceduto alla surroga dei consiglieri nominati assessori, definendo così l’assetto politico dell’aula.

Tra i nuovi ingressi figurano i forzisti Antonio De Caprio e Piercarlo Chiappetta, subentrati a Gianluca Gallo e Pasqualina Straface; per Fratelli d’Italia entrano Daniela Iiriti, al posto di Giovanni Calabrese, e Filippo Pietropaolo, che prende il posto di Antonio Montuoro dopo le dimissioni di Wanda Ferro, confermata sottosegretario all’Interno.

Nella Lega, Giampaolo Bevilacqua sostituisce Filippo Mancuso, presidente uscente del Consiglio. La seduta, aperta dal consigliere anziano Ferdinando Laghi, ha avuto un tono istituzionale ma anche fortemente simbolico. Laghi ha richiamato l’aula alla responsabilità politica e morale, invitando a porre la dignità della persona e l’inclusione sociale al centro dell’azione legislativa: «La forza di una comunità – ha detto – si misura nella capacità di non lasciare indietro nessuno». Sul piano politico, la novità più significativa è l’elezione di Salvatore Cirillo alla presidenza del Consiglio regionale, scelta che consolida gli equilibri interni della maggioranza guidata da Roberto Occhiuto.

Accanto a Cirillo, l’aula ha eletto vicepresidenti Giacomo Crinó e Giuseppe Ranuccio, mentre Luciana De Francesco e lo stesso Laghi svolgeranno il ruolo di segretari-questori.

Nel campo progressista, invece, si registrano i primi movimenti di riorganizzazione. Pasquale Tridico, europarlamentare del gruppo The Left e candidato presidente alle ultime regionali, ha annunciato la nascita di un intergruppo di opposizione che coordinerà personalmente: «Sarà un’opposizione compatta, dura, serrata, nell’esclusivo interesse dei calabresi – ha dichiarato –. Vogliamo costruire un fronte comune del campo progressista, capace di contrastare il centrodestra e proporre un’alternativa di governo». Tridico ha inoltre rinunciato a compensi e indennità, sottolineando la volontà di mantenere «una posizione etica e trasparente» in attesa di chiarire il proprio futuro politico entro i prossimi trenta giorni.

Dal canto suo, il presidente Occhiuto ha accolto con soddisfazione la piena operatività dell’Assemblea, auspicando una legislatura improntata a collaborazione e continuità riformatrice: «Sono certo – ha commentato – che il Consiglio regionale proseguirà con rinnovato slancio il lavoro di modernizzazione della Calabria, nell’interesse dei cittadini e dei territori».


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