Salvini: 24 miliardi per alta velocità e modernizzazione rete ferroviaria
Matteo Salvini annuncia 24 miliardi di investimenti per l’ammodernamento della rete ferroviaria: cantieri attivi da Roma a Reggio Calabria e nuove tratte ad alta velocità per rilanciare la mobilità del Paese. ll vicepremier e ministro delle Infrastrutture è intervenuto anche sul Ponte sullo Stretto: «Spero il 2026 sia l’anno buono»
L’Italia accelera sulla modernizzazione delle infrastrutture ferroviarie. Il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha annunciato questa mattina, martedì 11 novembre, investimenti per 24 miliardi di euro destinati al potenziamento della rete nazionale.
I CANTIERI APERTI SULLA SALERNO – REGGIO CALABRIA
Durante il suo intervento in videocollegamento con l’evento Most 2025 – L’innovazione che unisce, Salvini ha evidenziato l’apertura di numerosi cantieri lungo le principali direttrici del Paese. I lavori riguardano in particolare le tratte Roma-Napoli-Bari e Brescia-Verona-Vicenza-Padova, mentre sulla Salerno-Reggio Calabria sono partiti i primi lotti con la progettazione dell’alta velocità fino a Reggio Calabria.
«È fondamentale innovare e rafforzare il legame tra imprese, istituzioni pubbliche, università e ricerca», ha sottolineato il ministro.
SALVINI LA CINA E L’ALTA VELOCITÀ
Salvini ha poi richiamato l’esempio della Cina, dove «vent’anni fa non esisteva quasi una linea ad alta velocità». Oggi il Paese asiatico conta 48.000 chilometri di rete AV, con l’obiettivo di raggiungere 60.000 km entro il 2030 e 70.000 km entro il 2035.
L’annuncio conferma la volontà del governo di puntare su infrastrutture strategiche per rilanciare la mobilità sostenibile e la competitività economica italiana.
SALVINI: PONTE SULLO STRETTO, SPERO SIA L’ANNO BUONO
«Quando sono arrivato in ufficio 3 anni fa e ho trovato cantieri fermi da 50 anni. Ho trovato alcuni lavori cominciati in alcune zone del Mezzogiorno negli anni 80 quando andavo all’asilo. Diciamo che con un anno e mezzo ancora davanti da ministro dei trasporti e dei lavori pubblici conto di recuperare tutti i decenni perduti. Ecco, spero che tutto il sistema stato remi nella stessa direzione. Penso al ponte sullo stretto di Messina. Ci sono paesi al mondo, la Cina, la Turchia, il Giappone, gli Stati Uniti che fanno opere straordinarie in poco tempo. Noi di questo ponte stiamo parlando da un secolo. Ecco, abbiamo trovato il finanziamento, ci sono i progetti, ci sono gli ingegneri, ci sono gli operai, ci sono Sicilia, Calabria e tutta l’ingegneria italiana che aspetta di partire e spero che il 2026 sia l’anno buono».
Lo ha detto, sempre oggi, martedì 11 novembre, a Francavilla Fontana il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a margine di un sopralluogo nel cantiere della stazione ferroviaria del comune del Brindisino.
PONTE SULLO STRETTO, LA LINEA DEL GOVERNO DOPO L’INTERVENTO DELLA CORTE DEI CONTI
Su quale è la linea del governo dopo l’intervento della Corte dei Conti, il ministro ha precisato che «noi stiamo aspettando le valutazioni della Corte dei Conti che ha tempo fino al 30 novembre per esporre le sue riflessioni che hanno portato al no della registrazione dell’atto. In base ai rilievi fatti siamo sicuri che potremo portare tutte le documentazioni tecniche e giuridiche che dicono che l’opera si può e si deve fare perché, ripeto, il mondo corre, il mondo innova. Pensate a quanti giovani italiani, a quanti laureati, a quanti ingegneri, a quanti architetti, a quanti operai, a quanti imprenditori – ha concluso – potranno lavorare sulla più grande opera pubblica che si sta preparando in Occidente. Spero che nessuno blocchi il futuro».
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