La forza dei Rams e di Stafford. Trump in tribuna a Washington, vuole lo stadio col suo nome
Lui e il football, storia di un amore in realtà mai sbocciato. Quando sognava la lega alternativa alla Nfl finì male. E ogni volta che pronostica un vincitore, vedi il Super Bowl recente, gli va anche peggio. Ma Donald Trump sa bene che è lo sport più seguito oggi in America e non molla la presa. L’ultima mossa è cercare di avere il futuro nuovo stadio di Washington con il suo nome. Ci riuscirà? Vedremo.
Ieri misure di sicurezza imponenti per la sua presenza a Landover, al Northwest Stadium. Strette di mano in serie e grandi sorrisi per le telecamere: un presidente in carica sugli spalti per una partita della stagione regolare mancava dal 1978. Era lì, dicono i media americani, (anche) per il saluto ai militari statunitensi due giorni prima del Veterans Day. Trump era al Super Bowl, dove aveva pronosticato i Chiefs vincenti, sbagliandosi, non di poco.
Intanto ieri si è presentato in tribuna ma la squadra di casa ha subito un netto rovescio sovrastata dai forti Lions. Priva anche del suo qb Daniels, rivelazione della scorsa stagione, i Commanders hanno potuto poco. Pessimo il gesto di un suo giocatore che a gioco fermo ha mollato un cazzotto a un ricevitore dei Leoni. Frustrazione pura.
E andiamo a raccontare la giornata dando ampio risalto a una formazione che a pieno titolo può ambire al massimo: i Rams. Il veterano Stafford ha resistito all’ipotesi ritiro e ora se la giocherà sino in fondo.
Dopo troppi anni in un team allora non competitivo (guarda caso, Detroit, ma oggi è un‘altra storia), Matt ha trovato gloria con il team reso celebre in tutto il mondo dal film “Il paradiso può attendere” e ha conquisato il titolo di campione del mondo. Poi ha attraversato un periodo di incertezze legato a pesanti infortuni ma già lo scorso anno a momenti non fa il colpaccio nei play off con gli Eagles, che poi avrebbero trionfato nel SB.
E quest’anno è partito alla grande. I suoi Rams in attacco sono una orchestra perfetta e un altro veterano come lui, il formidabile ricevitore Adams, sembra avere dieci anni in meno. Le combinazioni tra i due sono spettacolo puro. La batteria di attacco ha classe, esperienza e gioventù.
Il quarterback trentasettenne ha lanciato ben 4 touchdown per Nacua, Allen, Adams e Parkinson aggiornando i record personali. L’attacco si avvale anche delle corse di Williams autore ieri di una doppietta. Un mix micidiale per la difesa di San Francisco giustificata dalle troppe assenze di alto livello.
Nulla dunque hanno potuto i Niners che lottano da inizio campionato con una sequela impressionante di infortuni nei ruoli chiave e cercano con tutte le loro risorse di restare competitivi. Ci hanno anche provato, nel match di ieri, ma si sono dovuti arrendere a quella macchina di punti diretta da Stafford. Sconfitta evidente per loro e Rams che ci credono, eccome se ci credono.
A Berlino c’era la festa del football europeo, un altro match fuori dagli States che fa parte del programma di espansione della National football league. Bella partita punto a punto decisa ai supplementari dal fenomenale running back Taylor.
I Cotls tornano a vincere (sui Falcons) e continuano a rappresentare (assieme ai Broncos vittoriosi in un brutto match giovedì sui Raiders) la sorpresa di questo torneo.
Serata da incubi per un altro veterano della Nfl, il fuoriclasse Rodgers. Soccombe davanti ai Chargers rigenerati dalla cura Harbaugh e vede le streghe con i suoi ricevitori. Lanci fuori misura e drop in serie e due intercetti.
Sorpresona a Miami dove i pessimi Dolphins di stagione infliggono una severa lezione ai forti Bills, candidati al Super Bowl. Ma la Nfl, si sa, è il regno dell’equilibrio, dell’incertezza e delle sorprese.
Risultati
INDIANAPOLIS 31 Atlanta 25 (OT)
CHICAGO 24 NY Giants 20
HOUSTON 36 Jacksonville 29
Baltimore 27 MINNESOTA 19
New Orleans 17 CAROLINA 7
MIAMI 30 Buffalo 13
NY JETS 27 Cleveland 20
New England 28 TAMPA BAY 23
SEATTLE 44 Arizona 22
LA Rams 42 SAN FRANCISCO 26
Detroit 44 WASHINGTON 22
LA CHARGERS 25 Pittsburgh 10
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