3 console dimenticate che vale la pena ricordare, nel bene e nel male
Al giorno d’oggi probabilmente qualunque giocatore, anche un semplice non appassionato che le usa solo come sporadico passatempo sa bene quali sono le console PlayStation e Xbox, figuriamoci le piattaforme Nintendo. Qualche nostalgico saprà magari elencare ogni sistema SEGA, ma esistono anche prodotti che in pochi ricordano.
Di seguito vi citiamo 3 console dimenticate ma che per vari motivi sia positivi che negativi vale la pena richiamare alla memoria:
N-Gage
Distribuito da Nokia nel 2003 ma uscito di produzione solo tre anni dopo, l’N-Gage fu una delle piattaforme portatili più particolari ed ambiziose di sempre: non voleva essere soltanto una console ma anche un telefono cellulare, una sorta di versione molto primordiale del Mobile Gaming come lo intendiamo oggi.
Tuttavia, complice il suo design non proprio ideale per giocare, i pochi titoli disponibili e un mercato che ai tempi vedeva il dominio incontrastato di Nintendo, l’N-Gage si rivelò un grosso flop commerciale che in pochi ricordano. Ciò però non toglie che la produzione Nokia per l’epoca fosse un qualcosa di molto avanzato e fuori dagli schemi.
PSP Go
Prima console portatile della storia Sony, PlayStation Portable si rivelò un successo pur senza raggiungere i numeri del Nintendo DS. §Un modello in particolare però attirò molto l’attenzione per via della sua unicità ai tempi del tutto inconsueta: PSP Go era infatti un sistema interamente digitale, senza uno slot per la lettura degli UMD e che rendeva quindi indispensabile scaricare i giochi PSP via Internet.
PSP Go era dunque molto avanti per i suoi tempi e forse proprio per questo si rivelò un grosso insuccesso, considerato che ai tempi l’idea di una piattaforma totalmente digitale era considerata ancora troppo prematura. Molto probabilmente fosse diventata realtà in questi ultimi anni avrebbe potuto avere una sorte ben diversa.
Virtual Boy
Senza troppo giri di parole, il Virtual Boy tutto incentrato sulla grafica 3D stereoscopica si può considerare il più grande fallimento hardware della storia Nintendo, una console molto problematica a livello di hardware e ben poco supportata dalla Grande N alla luce anche dei pochissimi giochi pubblicati.
Parliamo di un sistema che ha avuto un ciclo vitale di un anno a malapena, poi dimenticato come se non fosse mai esistito. Negli anni però ha ottenuto una certa fama tra gli appassionati ed i collezionisti diventando un oggetto di culto: probabilmente la casa di Kyoto ne era consapevole alla luce del ritorno del Virtual Boy grazie a Nintendo Switch Online, permettendo così allo sfortunatissimo progetto di vivere una seconda giovinezza.
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