Voli low cost: davvero conviene volare con Ryanair, easyJet o WizzAir?
Quando sono entrati nel mercato, i voli low cost hanno rappresentato una rivoluzione: non sembrava vero poter raggiungere una capitale europea con poche decine di euro. Con il tempo, però, le tariffe convenienti si sono accompagnate a una progressiva riduzione dei servizi e all’introduzione di costi aggiuntivi, anche per il bagaglio a mano.
Se un tempo c’era la paura di avere una valigia che superasse le dimensioni permesse, oggi per tutte queste compagnie per portarla a bordo bisogna pagare un sovrapprezzo rispetto alla tariffa di partenza.
Quanto costano davvero oggi i voli low cost
Una recente analisi di Altroconsumo condotta tra aprile e maggio 2025 su 60 voli e cinque principali compagnie low cost (easyJet, Ryanair, Wizz Air, Vueling, Volotea) in tratte vacanziere italiane ed europee, ha rilevato che una volta inclusi i servizi «extra» (bagaglio in stiva, trolley in cabina, scelta del posto) il prezzo medio si quadruplica, con un incremento medio del +300% circa rispetto alla tariffa iniziale.
Sempre secondo Altroconsumo, i «servizi accessori» di molte low cost (bagaglio da stiva, scelta del posto, priority boarding) possono incidere sul prezzo più dell’intero biglietto iniziale: in alcuni casi l’aumento è stato fino a +386% rispetto al prezzo base. Qualche esempio? Con easyJet un volo da Roma Fiumicino a Nizza, passa da 20 a 97 € (+386%), con Wizz Air il volo da Catania a Malpensa passa da 15 a 66 €, con Vueling basta aggiungere il bagaglio a mano per passare da 28 a 116 € per un volo da Londra Gatwick a Roma Fiumicino. E con Ryanair da Brindisi a Milano Bergamo si passa da 18 a 56 €.
Anche AirAdvisor, piattaforma internazionale che aiuta i passeggeri a ottenere risarcimenti per voli in ritardo, cancellati o con bagagli smarriti, ha analizzato le tasse aggiuntive del settore aereo, spesso molto discutibili, come nel caso di un costo extra previsto da Ryanair per il genitore che volesse assicurarsi un posto accanto al proprio figlio. Se ci si dimentica di fare il chek-in online, poi, con alcune compagnie low cost dovremmo pagare una penale fino a 55 €. Ryanair ha anche aggiunto una «multa» di 20 € (che toglierà a fine anno perché molto criticata) per chi si dimentica di stampare la carta d’imbarco.
Quando low cost non significa risparmio
Al netto di tutto però, la vera domanda è: sono davvero ancora così convenienti i voli low cost? Innanzitutto è doveroso ricordare la regola generale, che vale anche in questo ambito, che dice che quando qualcosa costa poco qualcuno sta pagando al posto nostro. Va sottolineato per esempio come gli stipendi degli assistenti di volo delle compagnie aeree low cost siano in media più bassi di quelli delle compagnie di bandiera.
Secondo un’indagine condotta da Money.it, gli stipendi degli assistenti di volo nelle compagnie low cost sono in media molto più bassi rispetto a quelli delle compagnie di bandiera: in Ryanair si parte da circa 1.100 euro netti al mese (fino a 1.500 nei periodi di alta stagione), contro i 2.500 di Emirates o i 3.500 di Air France. In EasyJet lo stipendio netto varia in base alla stagione, partendo da circa 1.300 € e arrivando fino a 1.800 nei periodi di alta e in più sono previsti sconti, indennità di volo e bonus legati alla produttività.
Risposta: no. O meglio: negli ultimi due-tre anni il concetto si è ristretto e oggi – se si sommano prezzi di voli, ristoranti e hotel – è sempre più difficile risparmiare. Tutti però vogliano viaggiare. Come si fa, allora?
Low cost o compagnie di bandiera?
Secondo un’altra indagine di Altroconsumo su 174 voli lungo otto rotte strategiche tra dicembre 2024 e maggio 2025, le tariffe iniziali delle low cost risultano in media inferiori di circa il 20% rispetto a quelle delle compagnie di bandiera. Tuttavia, una volta aggiunti i costi extra il vantaggio economico tende a svanire.
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