Guardian: Il flusso di coscienza del cyberpunk :: Le Recensioni di OndaRock
Conosciamo Turquoisedeath per i suoi ibridi drum & bass, dove la nostalgia vaporwave s’insinua in un amen break di matrice cyberpunk. Qui il producer, entità anonima che vive di solo Internet, trasforma il codice in flusso di coscienza: un pensiero sintetico che genera jungle destrutturata, trance epica ed ecosistemi space ambient. Se il precedente “Kaleidoscope” lo mostrava come eclettico sound designer del nuovo futurismo, qui le fondamenta si riducono a meno elementi, più netti ma anche più vulnerabili all’errore della macchina.
Nei suoi sessantacinque minuti, l’opera sembra spingere sull’accumulo. I temi mutano senza tregua, costruendo un labirinto massimalista attraversato da loop e break che inseguono la trascendenza del codice. È nei momenti più ariosi che l’equilibrio affiora e la visione si chiarisce: “Guardian Surface” appare come un’immersione in acque tech-progressive house, e nella sua semplicità riesce a colpire più delle sezioni esaltate e disorientanti.
“Voyager” regala sei minuti di onirismi sospesi su emozioni trance, quel linguaggio glorificato da figure come Dj Tiësto e Armin van Buuren, qui riscritto per un abbecedario domestico, quasi una post-emo per epoche dreampunk. A scandire tutto, la frenesia dell’urbano compressa in fraseggi a 170 bpm e continue mutazioni strumentali: il kick si ricodifica, il basso muta stato, le trasformazioni dei brani sono costanti, forse eccessive.
Di “Guardian” resta soprattutto questa sensazione: da un lato un ventaglio gestibile di stili, dall’altro un calderone di idee forse troppo denso, dove non tutto lascia impronta, se non per una cura del suono da hacker della loudness war. Accordi, arpeggi, frammenti vocali e drum pattern si susseguono con rapidità tale da risultare stordenti. L’ambizione non manca, come nei trenta minuti di “Close Your Eyes”, suite prima downtempo, poi d’n’b e infine drumless, ma la promessa d’immersività si disperde in una successione di idee che in molti casi non trovano piena coesione.
31/10/2025




