Sinner: “Sono orgoglioso di essere italiano. La Davis si può vincere anche senza di me”
“A fine stagione, con tutte le pressioni, le partite giocate, le emozioni, sia quando si è vinto sia dopo una sconfitta, ci vuole tanto tempo a rimettere tutte le cose insieme. E soprattutto a fine stagione una settimana è davvero tanto, per noi atleti. Se hai una settimana in più di preparazione, a parte che hai una settimana in più di vacanza e arrivi in preparazione più forte, più carico, con più energie e soprattutto con più voglia”. Jannik Sinner torna sulla decisione di non giocare la Coppa Davis, lo fa nel 4° capitolo di “Jannik, oltre il tennis”, l’appuntamento con l’intervista al numero 1 del mondo, realizzata dal direttore di Sky Sport Federico Ferri e in onda in versione integrale da domani, mercoledì 5 novembre alle 20.45 su Sky Sport Tennis e Now, disponibile anche on demand e su Insider, la sezione premium del sito skysport.it.
Il dialogo è stato realizzato in un set allestito all’Istituto di Candiolo per la ricerca e la cura del cancro, in provincia di Torino, dove Sinner era in visita prima delle Atp Finals che Sky trasmetterà da domenica 9 a domenica 16 novembre: ogni giorno con ben 12 ore live.


Una settimana in più di riposo può essere fondamentale
“Giochiamo a tennis tutti i giorni e quindi ci sta che, a volte, non hai tanta voglia – continua Sinner nella spiegazione – però se tu inizi una settimana prima le settimane di carico, perché non è che inizi a mille già dal primo giorno, quelle sono importantissime, soprattutto per l’inizio della stagione ma anche a lungo termine e per la prevenzione degli infortuni. Quindi per me quest’anno non c’è stato un minimo di dubbio che non giocare la fase finale di Davis è la scelta giusta”.


La Davis dello scorso anno per una promessa a Berrettini. “Si può vincere anche senza di me”
“Invece l’anno scorso è stato diverso. Non ho giocato a Parigi, ho voluto giocare la Davis perché l’avevo promessa a Berrettini quando abbiamo vinto nel 2023, quando lui era lì a sostenerci e abbiamo vinto. Io l’ho abbracciato e gli ho detto “ti prometto che vinciamo insieme la prossima Coppa Davis, perché tu lo meriti e siamo una squadra incredibile” e l’abbiamo vinta. Poi da lì avevo già deciso che nel 2025 sicuramente non avrei giocato”, ha aggiunto Sinner, che si dice convinto che l’Italia possa comunque vincere la Davis anche senza di lui. “La cosa che a me personalmente non piace è che abbiamo una squadra incredibile anche senza di me e non ne parla nessuno. Noi dobbiamo rinunciare al numero 26 al mondo, che in questo momento è Darderi, perché c’è Cobolli, c’è Musetti, ce ne sono tantissimi altri: abbiamo una squadra di doppio incredibile! Possiamo vincere anche così, abbiamo lo stesso Berrettini, e quindi la possibilità di vincere la Davis è alta”.
“Orgoglioso di essere italiano”
La Coppa Davis è da sempre molto sentita in Italia: “Sono orgoglioso di essere italiano, felice di essere nato in Italia e non in Austria, o da un’altra parte, perché secondo me onestamente questo Paese merita molto di più, anche di quello che sto facendo io. Perché abbiamo le strutture, abbiamo gli allenatori, abbiamo i giocatori, abbiamo tantissime mentalità differenti. Che sono anche la nostra forza: alcuni dicono che l’Alto Adige è diverso, la Sicilia è totalmente diversa, però è anche la nostra fortuna, la forza nelle differenze, sì. Quindi abbiamo di tutto per essere lì a competere contro i migliori al mondo e secondo me dobbiamo unirci, stare insieme e darci forza per avere più trofei e più orgoglio possibile, perché secondo me l’Italia lo merita”.
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